Dal 1988 al 1991 Sylvano Bussotti ha ricoperto il ruolo di direttore artistico del Settore Musica della Biennale di Venezia. Durante i festival organizzati sotto la sua direzione – Biennale Musica 1989 e Sestina Musicale Novantuno – Bussotti ha realizzato due produzioni audiovisive che hanno subito catalizzato l’attenzione di pubblico e critica: il film musicale Biennale Apollo (1989) e i 5 Videogiornali della Sestina Musicale 91 (1991). In queste opere, Bussotti esplora attraverso la lente cinematografica il ruolo della musica d’arte e, di conseguenza, l’identità stessa della Biennale Musica, intrecciando in modo provocatorio elementi di cultura alta e popolare. Questo saggio, basato sull’analisi di fonti primarie conservate presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale e gli Archivi del Teatro Contemporaneo di Riccione Teatro (Riccione), ricostruisce per la prima volta la genesi e il significato di queste produzioni nell’ambito degli obiettivi del festival. L’analisi della documentazione permette di mettere in luce le relazioni intertestuali con altre opere di Bussotti, così come la peculiare dimensione performativa dei due video, caratterizzata dall’esecuzione dal vivo delle colonne sonore e dalla disposizione strategica degli schermi televisivi negli spazi del festival. Il contributo evidenzia inoltre la centralità delle strategie di ri-arrangiamento di materiali eterogenei messe in atto da Bussotti, basate sulla fusione di creazione artistica, cronaca, cinema, televisione e cultura popolare. Queste strategie non solo definiscono un elemento chiave della poetica bussottiana, ma anticipano questioni cruciali del panorama mediale contemporaneo, che si fonda sempre più sulla mediatizzazione della musica e sulla sua diffusione attraverso schermi di varia natura.
Video as Arrangement: Sylvano Bussotti at the Biennale
cosci marco
2020-01-01
Abstract
Dal 1988 al 1991 Sylvano Bussotti ha ricoperto il ruolo di direttore artistico del Settore Musica della Biennale di Venezia. Durante i festival organizzati sotto la sua direzione – Biennale Musica 1989 e Sestina Musicale Novantuno – Bussotti ha realizzato due produzioni audiovisive che hanno subito catalizzato l’attenzione di pubblico e critica: il film musicale Biennale Apollo (1989) e i 5 Videogiornali della Sestina Musicale 91 (1991). In queste opere, Bussotti esplora attraverso la lente cinematografica il ruolo della musica d’arte e, di conseguenza, l’identità stessa della Biennale Musica, intrecciando in modo provocatorio elementi di cultura alta e popolare. Questo saggio, basato sull’analisi di fonti primarie conservate presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale e gli Archivi del Teatro Contemporaneo di Riccione Teatro (Riccione), ricostruisce per la prima volta la genesi e il significato di queste produzioni nell’ambito degli obiettivi del festival. L’analisi della documentazione permette di mettere in luce le relazioni intertestuali con altre opere di Bussotti, così come la peculiare dimensione performativa dei due video, caratterizzata dall’esecuzione dal vivo delle colonne sonore e dalla disposizione strategica degli schermi televisivi negli spazi del festival. Il contributo evidenzia inoltre la centralità delle strategie di ri-arrangiamento di materiali eterogenei messe in atto da Bussotti, basate sulla fusione di creazione artistica, cronaca, cinema, televisione e cultura popolare. Queste strategie non solo definiscono un elemento chiave della poetica bussottiana, ma anticipano questioni cruciali del panorama mediale contemporaneo, che si fonda sempre più sulla mediatizzazione della musica e sulla sua diffusione attraverso schermi di varia natura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.