Il saggio prende in considerazione la produzione ambientale dell'artista Dadamaino, a partire dai progetti per ambienti del 1964, nell'ambito della partecipazione al movimento internazionale di "Nouvelle Tendences", con opere ancora cinetiche, alle proposte (non realizzate) per la mostra "Intervention, environnements-luminocinètiques dans les rues de Paris" (1969) e , infine, nell'unico environnement realizzato per la mostra Campo Urbano a Como nel 1969. Queste premesse giustificano la tendenza, avviata soprattutto dalla fine degli anni settanta, a trasferire le proprie particolari "scritture" alla dimensione ambientale, come nell'installazione de "I fatti della vita" realizzata alla XXXIX Biennale di Venezia (1980), fino ai "fiumi di segni" ideati su poliestere trasparente per l'installazione "Il movimento delle cose" nel Padiglione Italia della XLIV Biennale di Venezia (1990), una delle più significative installazioni ambientali realizzate dall'artista scomparsa nel 2004.
Dalla trama di un mormorio alla voce dell'umanità
Campiglio Paolo
2022-01-01
Abstract
Il saggio prende in considerazione la produzione ambientale dell'artista Dadamaino, a partire dai progetti per ambienti del 1964, nell'ambito della partecipazione al movimento internazionale di "Nouvelle Tendences", con opere ancora cinetiche, alle proposte (non realizzate) per la mostra "Intervention, environnements-luminocinètiques dans les rues de Paris" (1969) e , infine, nell'unico environnement realizzato per la mostra Campo Urbano a Como nel 1969. Queste premesse giustificano la tendenza, avviata soprattutto dalla fine degli anni settanta, a trasferire le proprie particolari "scritture" alla dimensione ambientale, come nell'installazione de "I fatti della vita" realizzata alla XXXIX Biennale di Venezia (1980), fino ai "fiumi di segni" ideati su poliestere trasparente per l'installazione "Il movimento delle cose" nel Padiglione Italia della XLIV Biennale di Venezia (1990), una delle più significative installazioni ambientali realizzate dall'artista scomparsa nel 2004.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.