Questo volume, indirizzato agli studenti di università e conservatorio, è di fatto a pizzico e ad arco e all’evoluzione delle loro tecniche costruttive. In un unico volume, rivolto a tutti coloro che, anche da semplici appassionati, si avvicinano per la prima volta al mondo degli strumenti musicali, questo manuale affronta la storia e la tecnica costruttiva degli strumenti a corde (ad arco e a pizzico) dal medioevo all’epoca moderna. Prima di entrare nel dettaglio delle diverse tipologie di strumenti mi è sembrato opportuno fare il punto sullo stato dell’arte dell’organologia (la disciplina che studia gli strumenti musicali) ripercorrendone la storia e mettendo in evidenza le sfide che oggi è chiamata ad affrontare. Tra queste quella della nomenclatura (che chiara e univoca ancora non è), così come quella della conservazione (nel rispetto dell’inevitabile evoluzione e trasformazione subita nel tempo dallo strumento). E ancora, l’intrigante problema metodologico legato al restauro e le questioni ancora aperte che i musei devono affrontare nell’allestimento e nella comunicazioni al pubblico del grande patrimonio delle collezioni strumentali. Per quel che riguarda i limiti tematici di questo volume ho preso in considerazione esclusivamente quelle tipologie di strumento, a pizzico e ad arco, che furono e sono tuttora costruiti nelle botteghe dei liutai: le famiglie dei liuti e delle chitarre, delle viole da gamba e da braccio senza tralasciare, ovviamente, i rispettivi, e a volte problematici, ‘antenati’.
Nella bottega del liutaio. Storia e tecnologia costruttiva degli strumenti a pizzico e ad arco
MELINI D
2021-01-01
Abstract
Questo volume, indirizzato agli studenti di università e conservatorio, è di fatto a pizzico e ad arco e all’evoluzione delle loro tecniche costruttive. In un unico volume, rivolto a tutti coloro che, anche da semplici appassionati, si avvicinano per la prima volta al mondo degli strumenti musicali, questo manuale affronta la storia e la tecnica costruttiva degli strumenti a corde (ad arco e a pizzico) dal medioevo all’epoca moderna. Prima di entrare nel dettaglio delle diverse tipologie di strumenti mi è sembrato opportuno fare il punto sullo stato dell’arte dell’organologia (la disciplina che studia gli strumenti musicali) ripercorrendone la storia e mettendo in evidenza le sfide che oggi è chiamata ad affrontare. Tra queste quella della nomenclatura (che chiara e univoca ancora non è), così come quella della conservazione (nel rispetto dell’inevitabile evoluzione e trasformazione subita nel tempo dallo strumento). E ancora, l’intrigante problema metodologico legato al restauro e le questioni ancora aperte che i musei devono affrontare nell’allestimento e nella comunicazioni al pubblico del grande patrimonio delle collezioni strumentali. Per quel che riguarda i limiti tematici di questo volume ho preso in considerazione esclusivamente quelle tipologie di strumento, a pizzico e ad arco, che furono e sono tuttora costruiti nelle botteghe dei liutai: le famiglie dei liuti e delle chitarre, delle viole da gamba e da braccio senza tralasciare, ovviamente, i rispettivi, e a volte problematici, ‘antenati’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.