Il sogno (1928) di Ludwig Binswanger costituisce un tassello fondamentale per comprendere il progetto teorico dello psichiatra svizzero, che all’epoca della stesura di questo «prezioso libretto sul sogno» – come ebbe a definirlo Sigmund Freud – si trovava a un punto di svolta tra psicoanalisi e fenomenologia. Attraverso la problematica del ruolo che il sogno riveste nella dinamica della «vita psichica», questo saggio – che nel suo intento iniziale si proponeva quale completamento della parte storico-letteraria dell’Interpretazione dei sogni freudiana – getta luce sulla totalità dell’opera binswangeriana rivelandone una posta in gioco tutt’oggi di grande attualità: ovvero la relazione della psichiatria con l’esistenza e la sua storicità. In questo volume, non ci troviamo unicamente al cospetto di un’erudita rassegna di testi che l’Occidente ha consacrato al sogno – frutto del grande interesse che Binswanger ha sempre mostrato per la letteratura, la poesia, l’arte e la filosofia. La cosa più importante è che tali interessi si innestano appieno nell’originale orizzonte epistemologico che egli va costituendo, il che gli procurerà fra i suoi lettori più attenti alcuni grandi nomi non solo della psicoanalisi e della psichiatria contemporanee, ma anche della filosofia, non ultimi quelli di Jean-Paul Sartre, Maurice Merleau-Ponty e Michel Foucault.

Il sogno. Mutamenti nella concezione e interpretazione dai Greci al presente

BASSO E
2009-01-01

Abstract

Il sogno (1928) di Ludwig Binswanger costituisce un tassello fondamentale per comprendere il progetto teorico dello psichiatra svizzero, che all’epoca della stesura di questo «prezioso libretto sul sogno» – come ebbe a definirlo Sigmund Freud – si trovava a un punto di svolta tra psicoanalisi e fenomenologia. Attraverso la problematica del ruolo che il sogno riveste nella dinamica della «vita psichica», questo saggio – che nel suo intento iniziale si proponeva quale completamento della parte storico-letteraria dell’Interpretazione dei sogni freudiana – getta luce sulla totalità dell’opera binswangeriana rivelandone una posta in gioco tutt’oggi di grande attualità: ovvero la relazione della psichiatria con l’esistenza e la sua storicità. In questo volume, non ci troviamo unicamente al cospetto di un’erudita rassegna di testi che l’Occidente ha consacrato al sogno – frutto del grande interesse che Binswanger ha sempre mostrato per la letteratura, la poesia, l’arte e la filosofia. La cosa più importante è che tali interessi si innestano appieno nell’originale orizzonte epistemologico che egli va costituendo, il che gli procurerà fra i suoi lettori più attenti alcuni grandi nomi non solo della psicoanalisi e della psichiatria contemporanee, ma anche della filosofia, non ultimi quelli di Jean-Paul Sartre, Maurice Merleau-Ponty e Michel Foucault.
2009
9788874622467
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1470686
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