L'articolo ricostruisce la posizione geopolitica e socioeconomica di Treviglio e della Geradadda tra tardo Medioevo e prima età Moderna, i modi di condurre e gestire la guerra, le profonde trasformazioni in campo militare che caratterizzarono quel periodo storico, così come le vicende belliche e politiche entro cui si colloca il miracolo di Treviglio. In particolare, si vuole comprendere per quali ragioni l'esercito di Francia stesse premendo proprio alle porte di Treviglio in quei giorni, perché questo terrorizzava, a quanto pare oltremodo, la popolazione locale, che pure percepiva la guerra ormai quasi come endemica, e perché, in un certo qual modo, questo preoccupava anche le soldataglie d’oltralpe. Per rispondere a queste domande, si considerano tutti gli elementi utili a mettere in risalto le particolarità del periodo storico, del contesto geografico, politico, istituzionale e militare in questione, così da far emergere la forte carica di novità ed eccezionalità che li caratterizzava. Per queste ragioni si analizzano, in primis, i caratteri originali della Geradadda e le specificità trevigliesi nell'ambito di quel distretto e dello Stato di Milano. Si ricostruisce il contesto generale di guerra che caratterizzò il primo Cinquecento, focalizzandosi sulla parte del conflitto che coinvolse la Lombardia e nello specifico la sua frontiera orientale. Infine, si considerano le novità e le peculiarità del modo di organizzare e condurre la guerra nella prima età moderna, dell’impatto che ciò ebbe sulla gestione logistico-militare a livello statale e locale e delle ripercussioni di tutto ciò sulle popolazioni locali e sulle pratiche dell’assedio.
La Geradadda e le guerre d’Italia del primo Cinquecento
M. Di Tullio
2022-01-01
Abstract
L'articolo ricostruisce la posizione geopolitica e socioeconomica di Treviglio e della Geradadda tra tardo Medioevo e prima età Moderna, i modi di condurre e gestire la guerra, le profonde trasformazioni in campo militare che caratterizzarono quel periodo storico, così come le vicende belliche e politiche entro cui si colloca il miracolo di Treviglio. In particolare, si vuole comprendere per quali ragioni l'esercito di Francia stesse premendo proprio alle porte di Treviglio in quei giorni, perché questo terrorizzava, a quanto pare oltremodo, la popolazione locale, che pure percepiva la guerra ormai quasi come endemica, e perché, in un certo qual modo, questo preoccupava anche le soldataglie d’oltralpe. Per rispondere a queste domande, si considerano tutti gli elementi utili a mettere in risalto le particolarità del periodo storico, del contesto geografico, politico, istituzionale e militare in questione, così da far emergere la forte carica di novità ed eccezionalità che li caratterizzava. Per queste ragioni si analizzano, in primis, i caratteri originali della Geradadda e le specificità trevigliesi nell'ambito di quel distretto e dello Stato di Milano. Si ricostruisce il contesto generale di guerra che caratterizzò il primo Cinquecento, focalizzandosi sulla parte del conflitto che coinvolse la Lombardia e nello specifico la sua frontiera orientale. Infine, si considerano le novità e le peculiarità del modo di organizzare e condurre la guerra nella prima età moderna, dell’impatto che ciò ebbe sulla gestione logistico-militare a livello statale e locale e delle ripercussioni di tutto ciò sulle popolazioni locali e sulle pratiche dell’assedio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.