Con la presentazione di circa 500 esemplari, molti dei quali inediti, il libro analizza per la prima volta in modo comprensivo la produzione falisca a figure rosse della fase più antica e non ancora standardizzata. Una prima parte dell’opera, analitica e più tradizionale, esamina i vari esemplari secondo il metodo attribuzionistico canonico, mirando alla ricostruzione dell’operato di botteghe, gruppi e pittori con il fine di presentare l’evoluzione della fabbrica e di delineare i suoi rapporti con le altre produzioni a figure rosse (attiche, sud e centro-italiche) e con la produzione sovradipinta locale. Una seconda parte, sintetica e trasversale, si concentra invece sulla descrizione dell’immaginario figurativo, sulla sintassi delle forme e sui contesti di ritrovamento. In questo modo, oltre ad una solida suddivisione in botteghe e pittori, imprescindibile per ricostruire storicamente la nascita, lo sviluppo e l’evoluzione della produzione, il lavoro propone un quadro quanto più completo possibile dell’immaginario figurativo utilizzato, della costruzione delle scene, della sintassi delle forme ceramiche e dei rapporti tra forma e decorazione con il fine di investigare il significato assunto dai vasi nel loro contesto di provenienza. By presenting around 500 specimens, many of which still unpublished, the book analyses the earliest phase of the Faliscan red-figure production for the first time in its complexity. In the first section, the traditional attributive approach allows for a punctual recognition of different workshops, groups and painters in order to present the evolution of the Faliscan red-figure factory, outlining its relations with other red-figure productions (Attic, Southern and central-Italic) and with the local overpainting production. In the second section, the iconographic/iconological approach aims to focus specifically on the analysis of the iconographic repertoire, the ceramic shapes and the context of discovery of the vases. In this way, in addition to a solid subdivision into workshops and painters, which is essential for historically reconstructing the birth, development and evolution of the production, the work proposes a complete picture of the iconographic imagery and its evolution over time, the relations between shapes and decorations and the meaning of the vases in their original context.

Angela Pola, La più antica produzione ceramica falisca a figure rosse, Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, Monumenti Etruschi, G. Bretschneider Editore, Roma

Angela Pola
2024-01-01

Abstract

Con la presentazione di circa 500 esemplari, molti dei quali inediti, il libro analizza per la prima volta in modo comprensivo la produzione falisca a figure rosse della fase più antica e non ancora standardizzata. Una prima parte dell’opera, analitica e più tradizionale, esamina i vari esemplari secondo il metodo attribuzionistico canonico, mirando alla ricostruzione dell’operato di botteghe, gruppi e pittori con il fine di presentare l’evoluzione della fabbrica e di delineare i suoi rapporti con le altre produzioni a figure rosse (attiche, sud e centro-italiche) e con la produzione sovradipinta locale. Una seconda parte, sintetica e trasversale, si concentra invece sulla descrizione dell’immaginario figurativo, sulla sintassi delle forme e sui contesti di ritrovamento. In questo modo, oltre ad una solida suddivisione in botteghe e pittori, imprescindibile per ricostruire storicamente la nascita, lo sviluppo e l’evoluzione della produzione, il lavoro propone un quadro quanto più completo possibile dell’immaginario figurativo utilizzato, della costruzione delle scene, della sintassi delle forme ceramiche e dei rapporti tra forma e decorazione con il fine di investigare il significato assunto dai vasi nel loro contesto di provenienza. By presenting around 500 specimens, many of which still unpublished, the book analyses the earliest phase of the Faliscan red-figure production for the first time in its complexity. In the first section, the traditional attributive approach allows for a punctual recognition of different workshops, groups and painters in order to present the evolution of the Faliscan red-figure factory, outlining its relations with other red-figure productions (Attic, Southern and central-Italic) and with the local overpainting production. In the second section, the iconographic/iconological approach aims to focus specifically on the analysis of the iconographic repertoire, the ceramic shapes and the context of discovery of the vases. In this way, in addition to a solid subdivision into workshops and painters, which is essential for historically reconstructing the birth, development and evolution of the production, the work proposes a complete picture of the iconographic imagery and its evolution over time, the relations between shapes and decorations and the meaning of the vases in their original context.
2024
9788876893506
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1471391
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