This doctoral thesis analyses the different editions of Qui n’a pas son Minotaure? by Marguerite Yourcenar in order to describe its evolution and history. The first chapter examines the cultural and literary context of this work and the relationship between the author and the playwrights of this period. The second chapter analyses the first version of the work, Ariane et l’Aventurier?, created at the beginning of the Thirties and considers the circumstances of composition: actually, the play has been created by a literary game between Yourcenar and two other writers, André Fraigneau et Gaston Baissette. The chapter examines the three texts published together in “Cahiers du Sud”, by comparing them and finding similarities and differences. The third chapter investigates a less known period in the life of the author: the departure for the U.S.A. and the “dark years” characterized by economic difficulties and great psychological stress. The recently discovered correspondence between Yourcenar and her editor Emmanuel Boudot-Lamotte reveals an intense intellectual activity, characterized by different literary projects, in particular in the theatrical genre. We can consider the volume Dramatis Personae which was meant to contain the mythological plays, among them a newer version of Ariane et l’Aventurier, named Ariane ou Qui n’a pas son Minotaure? The fourth chapter analyses the period between the ’50 and the ’60, characterized by a great literary activity and by editorial controversies. During this period, the play is rewritten again and published by Plon in 1963. The fifth chapter considers this version of the play and reveals that the modifications have enriched the text by exploiting motifs and themes already present in Ariane et l’Aventurier. The sixth chapter explores the conflict between Yourcenar and the publishing firm Plon and examines the newer version of her theatre published by Gallimard. The sixth chapter considers the performative aspect of Yourcenar’s plays, with particular attention to Qui n’a pas son Minotaure?. The analysis of the paratext reveals that there’s an evolution in the theatrical works of the author and this is important in order to destroy a prejudice that considers Yourcenar’s plays only for reading and not for the scene. We conclude by answering a question: are Ariane et l’Aventurier and Qui n’a pas son Minotaure? different versions of the same work or do they represent two different plays?

Questa tesi esamina le diverse edizioni della pièce Qui n’a pas son Minotaure? di Marguerite Yourcenar per tracciarne l’evoluzione e la storia. Il primo capitolo analizza il contesto culturale e letterario nel quale nasce l’opera e il rapporto tra l’autrice e i drammaturghi a lei contemporanei. Il secondo capitolo prende in esame la prima versione dell’opera, Ariane et l’Aventurier creata all’inizio degli anni Trenta e le circostanze di composizione di quest’ultima, nata da un gioco letterario tra Yourcenar e altri due amici scrittori, André Fraigneau e Gaston Baissette. Dopo aver considerato i principali avvenimenti di questo periodo, il capitolo analizza singolarmente i tre testi apparsi insieme nel 1939 in “Cahiers du Sud”, per poi confrontarli e rintracciare analogie e differenze. Il terzo capitolo si occupa di un periodo poco studiato della vita della scrittrice: la partenza per gli Stati Uniti e i cosiddetti “anni neri”, caratterizzati da momenti di difficoltà economica e di grande abbattimento psicologico. La corrispondenza scoperta recentemente tra Yourcenar e il suo editore Emmanuel Boudot-Lamotte rivela in realtà un’intensa attività intellettuale, caratterizzata da numerosi progetti letterari, specialmente per quanto riguarda il genere teatrale. Tra questi possiamo citare la raccolta Dramatis Personae, che avrebbe dovuto contenere le pièces mitologiche, tra cui la versione riscritta dello sketch del 1939 col titolo Ariane ou Qui n’a pas son Minotaure?. Infine, questo capitolo analizza i tre saggi dal titolo Mythologie che forniranno la base per le prefazioni delle pièces mitologiche. Il quarto capitolo analizza il periodo compreso tra gli anni ’50 e la prima metà degli anni ’60, caratterizzato da una feconda attività letteraria e da molte controversie editoriali. È proprio in questi anni che Qui n’a pas son Minotaure? è rimaneggiata ulteriormente in vista della pubblicazione per l’editore Plon nel 1963. Il quinto capitolo analizza nel dettaglio la pièce pubblicata nel 1963 e mostra come nel passaggio da una versione all’altra Yourcenar abbia arricchito enormemente il proprio testo, sfruttando ciò che era già in nuce nell’Ariane et l’Aventurier e sviluppandolo anche alla luce dei tragici avvenimenti dell’epoca, come la Seconda Guerra Mondiale. Il sesto capitolo si occupa della controversia che oppone Yourcenar all’editore Plon e che la porterà ad affidare tutte le sue opere a Gallimard. Nel 1971, esce la raccolta delle sue pièces, raggruppate per argomento: in Théâtre I, le opere di genere vario, e in Théâtre II, le opere mitologiche tra cui Qui n’a pas son Minotaure?. Nel passaggio dall’editore Plon a Gallimard, l’opera rimane pressoché identica, tranne per la prefazione che viene abbondantemente rimaneggiata. Il settimo capitolo considera un aspetto generalmente trascurato dalla critica, ovvero quello performativo e giunge a sfatare il pregiudizio diffuso secondo cui le pièces di Marguerite Yourcenar sarebbero solo destinate alla lettura e non alla scena. Inoltre, il confronto tra le varie edizioni di Qui n’a pas son Minotaure? conferma l’evoluzione del paratesto che si riscontra nel resto della produzione teatrale dell’autrice. La conclusione cerca di rispondere al seguente interrogativo: Ariane et l’Aventurier e Qui n’a pas son Minotaure? sono due versioni dello stesso testo o rappresentano due opere diverse?

Les différentes versions de Qui n'a pas son Minotaure? de Marguerite Yourcenar

CODENA, SERENA
2019-03-14

Abstract

This doctoral thesis analyses the different editions of Qui n’a pas son Minotaure? by Marguerite Yourcenar in order to describe its evolution and history. The first chapter examines the cultural and literary context of this work and the relationship between the author and the playwrights of this period. The second chapter analyses the first version of the work, Ariane et l’Aventurier?, created at the beginning of the Thirties and considers the circumstances of composition: actually, the play has been created by a literary game between Yourcenar and two other writers, André Fraigneau et Gaston Baissette. The chapter examines the three texts published together in “Cahiers du Sud”, by comparing them and finding similarities and differences. The third chapter investigates a less known period in the life of the author: the departure for the U.S.A. and the “dark years” characterized by economic difficulties and great psychological stress. The recently discovered correspondence between Yourcenar and her editor Emmanuel Boudot-Lamotte reveals an intense intellectual activity, characterized by different literary projects, in particular in the theatrical genre. We can consider the volume Dramatis Personae which was meant to contain the mythological plays, among them a newer version of Ariane et l’Aventurier, named Ariane ou Qui n’a pas son Minotaure? The fourth chapter analyses the period between the ’50 and the ’60, characterized by a great literary activity and by editorial controversies. During this period, the play is rewritten again and published by Plon in 1963. The fifth chapter considers this version of the play and reveals that the modifications have enriched the text by exploiting motifs and themes already present in Ariane et l’Aventurier. The sixth chapter explores the conflict between Yourcenar and the publishing firm Plon and examines the newer version of her theatre published by Gallimard. The sixth chapter considers the performative aspect of Yourcenar’s plays, with particular attention to Qui n’a pas son Minotaure?. The analysis of the paratext reveals that there’s an evolution in the theatrical works of the author and this is important in order to destroy a prejudice that considers Yourcenar’s plays only for reading and not for the scene. We conclude by answering a question: are Ariane et l’Aventurier and Qui n’a pas son Minotaure? different versions of the same work or do they represent two different plays?
14-mar-2019
Questa tesi esamina le diverse edizioni della pièce Qui n’a pas son Minotaure? di Marguerite Yourcenar per tracciarne l’evoluzione e la storia. Il primo capitolo analizza il contesto culturale e letterario nel quale nasce l’opera e il rapporto tra l’autrice e i drammaturghi a lei contemporanei. Il secondo capitolo prende in esame la prima versione dell’opera, Ariane et l’Aventurier creata all’inizio degli anni Trenta e le circostanze di composizione di quest’ultima, nata da un gioco letterario tra Yourcenar e altri due amici scrittori, André Fraigneau e Gaston Baissette. Dopo aver considerato i principali avvenimenti di questo periodo, il capitolo analizza singolarmente i tre testi apparsi insieme nel 1939 in “Cahiers du Sud”, per poi confrontarli e rintracciare analogie e differenze. Il terzo capitolo si occupa di un periodo poco studiato della vita della scrittrice: la partenza per gli Stati Uniti e i cosiddetti “anni neri”, caratterizzati da momenti di difficoltà economica e di grande abbattimento psicologico. La corrispondenza scoperta recentemente tra Yourcenar e il suo editore Emmanuel Boudot-Lamotte rivela in realtà un’intensa attività intellettuale, caratterizzata da numerosi progetti letterari, specialmente per quanto riguarda il genere teatrale. Tra questi possiamo citare la raccolta Dramatis Personae, che avrebbe dovuto contenere le pièces mitologiche, tra cui la versione riscritta dello sketch del 1939 col titolo Ariane ou Qui n’a pas son Minotaure?. Infine, questo capitolo analizza i tre saggi dal titolo Mythologie che forniranno la base per le prefazioni delle pièces mitologiche. Il quarto capitolo analizza il periodo compreso tra gli anni ’50 e la prima metà degli anni ’60, caratterizzato da una feconda attività letteraria e da molte controversie editoriali. È proprio in questi anni che Qui n’a pas son Minotaure? è rimaneggiata ulteriormente in vista della pubblicazione per l’editore Plon nel 1963. Il quinto capitolo analizza nel dettaglio la pièce pubblicata nel 1963 e mostra come nel passaggio da una versione all’altra Yourcenar abbia arricchito enormemente il proprio testo, sfruttando ciò che era già in nuce nell’Ariane et l’Aventurier e sviluppandolo anche alla luce dei tragici avvenimenti dell’epoca, come la Seconda Guerra Mondiale. Il sesto capitolo si occupa della controversia che oppone Yourcenar all’editore Plon e che la porterà ad affidare tutte le sue opere a Gallimard. Nel 1971, esce la raccolta delle sue pièces, raggruppate per argomento: in Théâtre I, le opere di genere vario, e in Théâtre II, le opere mitologiche tra cui Qui n’a pas son Minotaure?. Nel passaggio dall’editore Plon a Gallimard, l’opera rimane pressoché identica, tranne per la prefazione che viene abbondantemente rimaneggiata. Il settimo capitolo considera un aspetto generalmente trascurato dalla critica, ovvero quello performativo e giunge a sfatare il pregiudizio diffuso secondo cui le pièces di Marguerite Yourcenar sarebbero solo destinate alla lettura e non alla scena. Inoltre, il confronto tra le varie edizioni di Qui n’a pas son Minotaure? conferma l’evoluzione del paratesto che si riscontra nel resto della produzione teatrale dell’autrice. La conclusione cerca di rispondere al seguente interrogativo: Ariane et l’Aventurier e Qui n’a pas son Minotaure? sono due versioni dello stesso testo o rappresentano due opere diverse?
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Descrizione: Tesi dottorato
Tipologia: Tesi di dottorato
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1474674
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