Dopo aver affrontato, nel Primo Capitolo, il problema dell’acquisto per nascita della cittadinanza dalla fine della guerra annibalica al III secolo d.C., prendendolo in esame da più punti di vista, si descrivono, nel Secondo, le forme di integrazione nella civitas in età tardoantica. Si ha così modo di verificare che, dopo l’emanazione della constitutio Antoniniana, nella trasmissione della cittadinanza e nel suo acquisto, diversamente da quanto sostiene la communis opinio, non prevalsero affatto criteri territoriali e spaziali rispetto a quelli fondati sulla discendenza. Il Terzo si sofferma, disegnando un rapido schizzo, sugli elementi essenziali della rielaborazione medievale del ius originis romano, nonché sulla sua tenace persistenza, perfino in Francia, ove, tra XIV e XV secolo, si impose, come prevalente, il criterio territoriale nell’attribuzione della qualità di suddito o di cittadino. Nel Quarto si offre una sommaria descrizione delle vicende storiche della cittadinanza in Francia e in Inghilterra, ripercorrendone soltanto poche tappe: spero di essere almeno riuscito a individuare quelle principali. Sulle due sponde della Manica, l’acquisto iure territorii della qualità di suddito emerse nel quadro della rielaborazione tardo medievale del diritto feudale . Il Quinto prende in esame gli istituti del ius sanguinis e del ius soli in Francia e in Italia dopo il 1789 e la promulgazione del Code Napoléon e del Codice Civile del 1865. Quanto al nostro paese, si è avuto cura di sottolineare come le scelte del legislatore, in tema di acquisto della cittadinanza per nascita tra gli anni ’60 dell’Ottocento e il 1912, non siano state in alcun modo condizionate da un’idea etnica della nazione.

Ius sanguinis. La storia e le sue mistificazioni

Valerio Marotta
2023-01-01

Abstract

Dopo aver affrontato, nel Primo Capitolo, il problema dell’acquisto per nascita della cittadinanza dalla fine della guerra annibalica al III secolo d.C., prendendolo in esame da più punti di vista, si descrivono, nel Secondo, le forme di integrazione nella civitas in età tardoantica. Si ha così modo di verificare che, dopo l’emanazione della constitutio Antoniniana, nella trasmissione della cittadinanza e nel suo acquisto, diversamente da quanto sostiene la communis opinio, non prevalsero affatto criteri territoriali e spaziali rispetto a quelli fondati sulla discendenza. Il Terzo si sofferma, disegnando un rapido schizzo, sugli elementi essenziali della rielaborazione medievale del ius originis romano, nonché sulla sua tenace persistenza, perfino in Francia, ove, tra XIV e XV secolo, si impose, come prevalente, il criterio territoriale nell’attribuzione della qualità di suddito o di cittadino. Nel Quarto si offre una sommaria descrizione delle vicende storiche della cittadinanza in Francia e in Inghilterra, ripercorrendone soltanto poche tappe: spero di essere almeno riuscito a individuare quelle principali. Sulle due sponde della Manica, l’acquisto iure territorii della qualità di suddito emerse nel quadro della rielaborazione tardo medievale del diritto feudale . Il Quinto prende in esame gli istituti del ius sanguinis e del ius soli in Francia e in Italia dopo il 1789 e la promulgazione del Code Napoléon e del Codice Civile del 1865. Quanto al nostro paese, si è avuto cura di sottolineare come le scelte del legislatore, in tema di acquisto della cittadinanza per nascita tra gli anni ’60 dell’Ottocento e il 1912, non siano state in alcun modo condizionate da un’idea etnica della nazione.
2023
Studi di Cultura Giuridica
978-88-7607-240-6
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1475796
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact