L’articolo ripensa le prospettive con cui la storia delle istituzioni ha tradizionalmente guardato alle città ottocentesche in quanto ‘periferie’. Si è così analizzata la pervasività dello stato e del processo di state-building in una con un avanzamento del pubblico che sembra determinare la crescente subordinazione della società civile e, quindi, una sorta di assoggettamento delle comunità locali. Di questo assoggettamento sono sintomatiche, in Italia, la dissoluzione del termine stesso di “città” e l’adozione, da parte dell’ordinamento unitario, del termine di “comune”, a indicare una parificazione dei centri locali di chiara intenzione centralistica. Dopo avere trattato della dicotomia centro e periferie ci si è soffermati sugli approcci di government e governance e, infine, sul funzionamento della macchina e dei congegni amministrativi locali.
Il governo delle città
COLOMBO, ELISABETTA
2007-01-01
Abstract
L’articolo ripensa le prospettive con cui la storia delle istituzioni ha tradizionalmente guardato alle città ottocentesche in quanto ‘periferie’. Si è così analizzata la pervasività dello stato e del processo di state-building in una con un avanzamento del pubblico che sembra determinare la crescente subordinazione della società civile e, quindi, una sorta di assoggettamento delle comunità locali. Di questo assoggettamento sono sintomatiche, in Italia, la dissoluzione del termine stesso di “città” e l’adozione, da parte dell’ordinamento unitario, del termine di “comune”, a indicare una parificazione dei centri locali di chiara intenzione centralistica. Dopo avere trattato della dicotomia centro e periferie ci si è soffermati sugli approcci di government e governance e, infine, sul funzionamento della macchina e dei congegni amministrativi locali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.