Kurt Schwitters (1887-1948) fu uno degli artisti più ecclettici nel già molto eclettico panorama dell’avanguardia storica tedesca: pittore, grafico, performer e artista di installazioni, poeta, si occupò anche di teatro, inserendo i suoi progetti più rivoluzionari in un’idea di arte totale che fa di spazio, materiali, attori e pubblico elementi di una composizione che rompe tutti gli schemi. Dalla Merzbühne, il progetto di palcoscenico in cui ogni elemento della costruzione teatrale si confronta con gli altri in un insieme eccessivo ma solo in apparenza caotico, alla Normal Merzbühne, una scenografia asciutta e funzionale, che doveva permettere la messa in scena di qualsiasi opera, la sua riflessione si confronta e si intreccia sia con le istanze rivoluzionarie delle avanguardie, sia con le spinte funzionalistiche del Bauhaus. Grazie al confronto delle riflessioni teoriche con le sue opere drammaturgiche, allora per lo più non rappresentate, ma rivalutate a partire dagli anni ’70, si intende tracciare un quadro del pensiero teatrale di uno sperimentatore che sfugge a qualsiasi approssimazione.

Io esigo la Merzbühne. Il teatro nell‘idea di arte totale di Kurt Schwitters

Donatella Mazza
In corso di stampa

Abstract

Kurt Schwitters (1887-1948) fu uno degli artisti più ecclettici nel già molto eclettico panorama dell’avanguardia storica tedesca: pittore, grafico, performer e artista di installazioni, poeta, si occupò anche di teatro, inserendo i suoi progetti più rivoluzionari in un’idea di arte totale che fa di spazio, materiali, attori e pubblico elementi di una composizione che rompe tutti gli schemi. Dalla Merzbühne, il progetto di palcoscenico in cui ogni elemento della costruzione teatrale si confronta con gli altri in un insieme eccessivo ma solo in apparenza caotico, alla Normal Merzbühne, una scenografia asciutta e funzionale, che doveva permettere la messa in scena di qualsiasi opera, la sua riflessione si confronta e si intreccia sia con le istanze rivoluzionarie delle avanguardie, sia con le spinte funzionalistiche del Bauhaus. Grazie al confronto delle riflessioni teoriche con le sue opere drammaturgiche, allora per lo più non rappresentate, ma rivalutate a partire dagli anni ’70, si intende tracciare un quadro del pensiero teatrale di uno sperimentatore che sfugge a qualsiasi approssimazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1477555
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