Paolo Buzzi è stato uno degli esponenti più rappresentativi della prima generazione del Futurismo letterario. Fu poeta, romanziere e drammaturgo, impegnato nelle battaglie d'avanguardia del primo Novecento. Lavorò anche presso la Provincia di Milano per quasi quarant'anni (1898-1935), ricoprendo da ultimo la carica di Segretario Generale. Questo profilo non è mai stato studiato. Il presente lavoro analizza invece, con un approccio interdisciplinare, i primi anni della carriera burocratica di Buzzi, mostrando il sofferto travaglio di un compassato e valente impiegato nelle ore d'ufficio, che nel tempo libero vestiva i panni dell'esponente di un movimento letterario rivoluzionario. Basato su documentazione archivistica provinciale inedita, l'articolo si giova altresì della consultazione dell'archivio privato di Buzzi. Tra le sue carte vi è una ponderosa autobiografia in cinque volumi, mai pubblicata, intitolata Pane e poesia, che contiene brevi e frammentari riferimenti al suo lavoro burocratico. Si ricostruisce così, da un lato, un'inedita biografia politico-amministrativa di Buzzi, sullo sfondo dell'avvicendamento di conservatori, socialisti e fascisti alla guida della Provincia di Milano. D'altro lato, emerge una lettura dall’interno del lavoro burocratico, ossia la rappresentazione che ne diede Buzzi e la trasmissione della memoria che approntò per i posteri.
Paolo Buzzi, funzionario e uomo di lettere
Elisabetta Colombo
2023-01-01
Abstract
Paolo Buzzi è stato uno degli esponenti più rappresentativi della prima generazione del Futurismo letterario. Fu poeta, romanziere e drammaturgo, impegnato nelle battaglie d'avanguardia del primo Novecento. Lavorò anche presso la Provincia di Milano per quasi quarant'anni (1898-1935), ricoprendo da ultimo la carica di Segretario Generale. Questo profilo non è mai stato studiato. Il presente lavoro analizza invece, con un approccio interdisciplinare, i primi anni della carriera burocratica di Buzzi, mostrando il sofferto travaglio di un compassato e valente impiegato nelle ore d'ufficio, che nel tempo libero vestiva i panni dell'esponente di un movimento letterario rivoluzionario. Basato su documentazione archivistica provinciale inedita, l'articolo si giova altresì della consultazione dell'archivio privato di Buzzi. Tra le sue carte vi è una ponderosa autobiografia in cinque volumi, mai pubblicata, intitolata Pane e poesia, che contiene brevi e frammentari riferimenti al suo lavoro burocratico. Si ricostruisce così, da un lato, un'inedita biografia politico-amministrativa di Buzzi, sullo sfondo dell'avvicendamento di conservatori, socialisti e fascisti alla guida della Provincia di Milano. D'altro lato, emerge una lettura dall’interno del lavoro burocratico, ossia la rappresentazione che ne diede Buzzi e la trasmissione della memoria che approntò per i posteri.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.