La memoria illustra alcuni recenti sviluppi sulla zonazione multi-scala di un territorio del rischio liquefazione sismo-indotta dei terreni, un fenomeno di instabilità idro-meccanica dei mezzi particellari, soprattutto sabbie sature poco addensate. Il tema è stato al centro del progetto di ricerca LiquefACT finanziato dalla Commissione Europea nel triennio 2016-2019 nell’ambito del Programma Horizon 2020. La perdita di resistenza del terreno e i cedimenti conseguenti alla liquefazione sismica sono all’origine di ingenti danni a strutture e infrastrutture in diverse parti del mondo. In Italia, i disastri più recenti correlabili alla fluidificazione del suolo sono avvenuti in Emilia nella sequenza sismica del maggio-giugno 2012. Benché le manifestazioni più significative della liquefazione dei terreni siano storicamente state osservate in terremoti di magnitudo elevata, non sono infrequenti casi di fluidificazione del suolo in sismi di magnitudo moderata come è avvenuto nel sisma del 2012 in Emilia, dove alle due principali scosse del 20 e 29 maggio è stata attribuita una magnitudo rispettivamente di 6.1 e 5.9. L’articolo illustra alcuni dei risultati più rilevanti conseguiti dal progetto LiquefACT per quel che concerne la zonazione probabilistica di un territorio del rischio liquefazione sismo-indotta. L’attenzione è posta ai due estremi dello spettro di scalatura spaziale: quello continentale dell’Europa (mega-zonazione) e quello municipale o sub-municipale (micro-zonazione) che ha visto coinvolto il territorio del comune di Cavezzo in provincia di Modena. Nella memoria, l’illustrazione della metodologia e la presentazione dei risultati del progetto LiquefACT sono preceduti da una breve disamina sulla fisica del fenomeno liquefazione sismica dei terreni, sulla sua natura fortemente locale e sulle difficoltà di zonare un evento spazialmente circoscritto in un territorio esteso. Con l’occasione viene anche rivisitato il significato dei termini rischio e pericolosità che non di rado vengono confusi quando riferiti alla liquefazione sismica dei terreni e non solo nel linguaggio comune.
Mappatura di un territorio per il rischio di liquefazione sismo-indotta dei terreni a diverse scale geografiche
carlo giovanni lai
2022-01-01
Abstract
La memoria illustra alcuni recenti sviluppi sulla zonazione multi-scala di un territorio del rischio liquefazione sismo-indotta dei terreni, un fenomeno di instabilità idro-meccanica dei mezzi particellari, soprattutto sabbie sature poco addensate. Il tema è stato al centro del progetto di ricerca LiquefACT finanziato dalla Commissione Europea nel triennio 2016-2019 nell’ambito del Programma Horizon 2020. La perdita di resistenza del terreno e i cedimenti conseguenti alla liquefazione sismica sono all’origine di ingenti danni a strutture e infrastrutture in diverse parti del mondo. In Italia, i disastri più recenti correlabili alla fluidificazione del suolo sono avvenuti in Emilia nella sequenza sismica del maggio-giugno 2012. Benché le manifestazioni più significative della liquefazione dei terreni siano storicamente state osservate in terremoti di magnitudo elevata, non sono infrequenti casi di fluidificazione del suolo in sismi di magnitudo moderata come è avvenuto nel sisma del 2012 in Emilia, dove alle due principali scosse del 20 e 29 maggio è stata attribuita una magnitudo rispettivamente di 6.1 e 5.9. L’articolo illustra alcuni dei risultati più rilevanti conseguiti dal progetto LiquefACT per quel che concerne la zonazione probabilistica di un territorio del rischio liquefazione sismo-indotta. L’attenzione è posta ai due estremi dello spettro di scalatura spaziale: quello continentale dell’Europa (mega-zonazione) e quello municipale o sub-municipale (micro-zonazione) che ha visto coinvolto il territorio del comune di Cavezzo in provincia di Modena. Nella memoria, l’illustrazione della metodologia e la presentazione dei risultati del progetto LiquefACT sono preceduti da una breve disamina sulla fisica del fenomeno liquefazione sismica dei terreni, sulla sua natura fortemente locale e sulle difficoltà di zonare un evento spazialmente circoscritto in un territorio esteso. Con l’occasione viene anche rivisitato il significato dei termini rischio e pericolosità che non di rado vengono confusi quando riferiti alla liquefazione sismica dei terreni e non solo nel linguaggio comune.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.