Le biblioteche degli scrittori permettono di osservare la genesi del processo di scrittura. Sono l'"interfaccia della scrittura" con il suo contesto culturale: il contesto intellettuale, strutturato attraverso il dialogo con gli scrittori del passato, e il contesto materiale in cui nascono le opere letterarie. Questo articolo è dedicato a un caso di studio significativo, la prima biblioteca di Vittorio Alfieri (confiscata a Parigi nel 1792 e poi dispersa). Dopo un inquadramento metodologico dei problemi posti dalla ricostruzione e dall’edizione del catalogo di una biblioteca d’autore, ci concentreremo sulle specificità della biblioteca in quanto oggetto filologico, mettendo in luce come, pur ai margini del perimetro «avantestuale», essa intersechi a più livelli l’elaborazione delle opere di Alfieri nelle loro diverse fasi redazionali. A partire da alcuni esempi selezionati, ripercorreremo le modalità di appropriazione e rielaborazione delle letture fatte da Alfieri mostrando come il dialogo tra la biblioteca e l’archivio letterario costituisca spesso un elemento non secondario del dossier genetico delle sue opere.

Filologia delle biblioteche di scrittori: come leggeva e postillava Alfieri

Del Vento, Christian
2017-01-01

Abstract

Le biblioteche degli scrittori permettono di osservare la genesi del processo di scrittura. Sono l'"interfaccia della scrittura" con il suo contesto culturale: il contesto intellettuale, strutturato attraverso il dialogo con gli scrittori del passato, e il contesto materiale in cui nascono le opere letterarie. Questo articolo è dedicato a un caso di studio significativo, la prima biblioteca di Vittorio Alfieri (confiscata a Parigi nel 1792 e poi dispersa). Dopo un inquadramento metodologico dei problemi posti dalla ricostruzione e dall’edizione del catalogo di una biblioteca d’autore, ci concentreremo sulle specificità della biblioteca in quanto oggetto filologico, mettendo in luce come, pur ai margini del perimetro «avantestuale», essa intersechi a più livelli l’elaborazione delle opere di Alfieri nelle loro diverse fasi redazionali. A partire da alcuni esempi selezionati, ripercorreremo le modalità di appropriazione e rielaborazione delle letture fatte da Alfieri mostrando come il dialogo tra la biblioteca e l’archivio letterario costituisca spesso un elemento non secondario del dossier genetico delle sue opere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1480205
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