La sindrome da affaticamento cronico (chronic fatigue syndrome - Cfs) o encefalomielite mialgica (myalgic encephalomyelitis - Me) descrive una condizione di debolezza cronica, che non può essere alleviata con il riposo ed è associata a una minore qualità della vita, a un più ampio ricorso alle cure sanitarie e a una minore produttività dei pazienti, spesso costretti a rallentare o interrompere la propria attività lavorativa per periodi prolungati. La Cfs si manifesta con sintomi molto diversi tra loro e per questo risulta spesso di difficile diagnosi, circostanza che ritarda la presa in carico del paziente. Il presente studio rappresenta una delle prime analisi empiriche in Italia e ha riguardato 87 pazienti individuati dall’Associazione malati Cfs. Attraverso una regressione probit è stato calcolato l’impatto di fattori epidemiologici e sociali nel determinare una variazione nella salute autoriportata dal paziente. Lo strumento EuroQol-5D ha permesso di individuare le dimensioni della vita quotidiana maggiormente pregiudicate dalla malattia. Emerge la necessità di un percorso personalizzato che consenta ai pazienti di svolgere le proprie attività usuali (in primo luogo attività quotidiane e cura della persona). In termini di politiche sanitarie sono auspicabili misure di sensibilizzazione per informare i soggetti istituzionali sui costi individuali e sociali della malattia
Sindrome da affaticamento cronico: una prima analisi empirica per l’Italia
Elenka Brenna
;
2018-01-01
Abstract
La sindrome da affaticamento cronico (chronic fatigue syndrome - Cfs) o encefalomielite mialgica (myalgic encephalomyelitis - Me) descrive una condizione di debolezza cronica, che non può essere alleviata con il riposo ed è associata a una minore qualità della vita, a un più ampio ricorso alle cure sanitarie e a una minore produttività dei pazienti, spesso costretti a rallentare o interrompere la propria attività lavorativa per periodi prolungati. La Cfs si manifesta con sintomi molto diversi tra loro e per questo risulta spesso di difficile diagnosi, circostanza che ritarda la presa in carico del paziente. Il presente studio rappresenta una delle prime analisi empiriche in Italia e ha riguardato 87 pazienti individuati dall’Associazione malati Cfs. Attraverso una regressione probit è stato calcolato l’impatto di fattori epidemiologici e sociali nel determinare una variazione nella salute autoriportata dal paziente. Lo strumento EuroQol-5D ha permesso di individuare le dimensioni della vita quotidiana maggiormente pregiudicate dalla malattia. Emerge la necessità di un percorso personalizzato che consenta ai pazienti di svolgere le proprie attività usuali (in primo luogo attività quotidiane e cura della persona). In termini di politiche sanitarie sono auspicabili misure di sensibilizzazione per informare i soggetti istituzionali sui costi individuali e sociali della malattiaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.