Il saggio intende ricostruire l’attività decennale e la fortuna critica del pittore cremasco Ugo Stringa (Vaiano Cremasco, 1923 - Vidolasco, 2006), autodidatta indipendente, che fin da ragazzo fu al seguito di uno zio decoratore. Stringa rimase costantemente fedele a una figurazione dagli accenti espressionistici, fondata su una pennellata libera e sciolta e su un sapiente utilizzo del colore. Si ripercorrono le esposizioni cui egli partecipò dai primi anni Sessanta e si analizza l’intera gamma di motivi da lui indagati: paesaggio, ritratto, natura morta, maternità, soggetti sacri e, infine, temi intimisti e quotidiani, legati al mondo contadino e alla sua terra.

L’arte di Ugo Stringa, passione e tormento

Fontana, Sara
2015-01-01

Abstract

Il saggio intende ricostruire l’attività decennale e la fortuna critica del pittore cremasco Ugo Stringa (Vaiano Cremasco, 1923 - Vidolasco, 2006), autodidatta indipendente, che fin da ragazzo fu al seguito di uno zio decoratore. Stringa rimase costantemente fedele a una figurazione dagli accenti espressionistici, fondata su una pennellata libera e sciolta e su un sapiente utilizzo del colore. Si ripercorrono le esposizioni cui egli partecipò dai primi anni Sessanta e si analizza l’intera gamma di motivi da lui indagati: paesaggio, ritratto, natura morta, maternità, soggetti sacri e, infine, temi intimisti e quotidiani, legati al mondo contadino e alla sua terra.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1480839
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