Note al canzoniere di Gace Brulé: questioni onomastiche alla luce della tradizione manoscritta

Il presente contributo si propone l’obiettivo, con inedito approccio e rigoroso metodo filologico, di tratteggiare la fisionomia delle relazioni amicali e poetiche di Gace Brulé, il troviero di maggior peso nel panorama dei canzonieri lirici antico-francesi, con particolare riguardo agli effettivi riscontri nella tradizione manoscritta (del tutto esigui, infatti, sono quelli in sede documentaria). Fra i rimandi a persone e luoghi all’interno del corpus a lui attribuito si discernerà quanto sia imputabile all’autore e quanto, invece, alla stessa tradizione dei trovieri, che si configura come “attiva”: non di rado, infatti, gli stessi riferimenti onomastici possono essere obliterati, riscritti, oppure aggiunti qualora non presenti. A sostegno di un’ipotesi sull’eziologia di tali perturbazioni, infine, si offre un confronto con corpora di altri poeti, anche appartenenti a diversa tradizione lirica (quella occitana). Il profilo di Gace Brulé così ricostruito è fortemente dissimile rispetto a quello vulgato e generalmente accettato dalla critica.