Il saggio descrive e analizza il cammino che condusse Nono, dagli anni Sessanta in poi, a mettere la sua musica alla prova dei conflitti più accesi del tempo, quello tra la cultura dell'intellettuale europeo e il mondo operaio, tra l'Europa allineata con l'imperialismo americano e i paesi del terzo mondo. L’argomentazione verte sul concetto d’impegno come controverso punto d’incontro tra l’estetico e il politico, dalle esperienze maturate da Nono nella preparazione di Fabbrica illuminata all’internazionalismo che si coagula in A Floresta. Intrecciata a questa trama, vi è la sfida a far scaturire dalle premesse della tradizione musicale ed estetica del “moderno” le condizioni per una coscienza politica e sociale avanzata.

Da Venezia all’Avana: Nono, la politica e le tradizioni musicali

GARDA, MICHELA
2011-01-01

Abstract

Il saggio descrive e analizza il cammino che condusse Nono, dagli anni Sessanta in poi, a mettere la sua musica alla prova dei conflitti più accesi del tempo, quello tra la cultura dell'intellettuale europeo e il mondo operaio, tra l'Europa allineata con l'imperialismo americano e i paesi del terzo mondo. L’argomentazione verte sul concetto d’impegno come controverso punto d’incontro tra l’estetico e il politico, dalle esperienze maturate da Nono nella preparazione di Fabbrica illuminata all’internazionalismo che si coagula in A Floresta. Intrecciata a questa trama, vi è la sfida a far scaturire dalle premesse della tradizione musicale ed estetica del “moderno” le condizioni per una coscienza politica e sociale avanzata.
2011
9788870966251
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/148298
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