La cancel culture è un atto geopolitico per almeno tre motivi. La sua azione di protesta mira a modificare un pensiero egemonico, modificando un dato visibile, per esempio rimuovendo un monumento. E poiché una ‘legge’ fondamentale della geopolitica dice che ciò che vediamo influenza ciò che pensiamo, la cancel culture è a tutti gli effetti un atto geopolitico. Inoltre, lo scopo della cancel culture è quello di riscrivere l’interpretazione della storia occidentale, cambiando le narrazioni dominanti identitarie, su cui pure la geopolitica costruisce i suoi scenari e racconti predittivi. Infine, la risonanza mediatica della cancel culture è tale da modificare la nostra percezione dei rapporti di forza fra comunità, nazioni e culture diverse, polarizzando la discussione.
La cancel culture nel discorso geopolitico contemporaneo
Bosticco, Guido
2023-01-01
Abstract
La cancel culture è un atto geopolitico per almeno tre motivi. La sua azione di protesta mira a modificare un pensiero egemonico, modificando un dato visibile, per esempio rimuovendo un monumento. E poiché una ‘legge’ fondamentale della geopolitica dice che ciò che vediamo influenza ciò che pensiamo, la cancel culture è a tutti gli effetti un atto geopolitico. Inoltre, lo scopo della cancel culture è quello di riscrivere l’interpretazione della storia occidentale, cambiando le narrazioni dominanti identitarie, su cui pure la geopolitica costruisce i suoi scenari e racconti predittivi. Infine, la risonanza mediatica della cancel culture è tale da modificare la nostra percezione dei rapporti di forza fra comunità, nazioni e culture diverse, polarizzando la discussione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.