Il libro raccoglie una serie di studi sulla ricezione di Claudio Monteverdi presso un gruppo significativo di compositori italiani attivi a partire dal secondo dopoguerra. Inalcuni casi ‒ Niccolò Castiglioni, Domenico Guaccero e Giacomo Manzoni ‒ l’interesse per il Cremonese lascia non solo tracce nelle loro composizioni, ma si manifesta anche in pubblicazioni di un certo respiro. Dietro queste narrazioni storiche di solido fondamento metodologico si percepisce un orientamento condiviso: i compositori dell’avanguardia italiana considerano Monteverdi come il «creatore della musica moderna» in modo più radicale di quanto Leo Schrade aveva prospettato nel suo libro omonimo.
Rivisitazioni e innovazioni. La ricezione di Monteverdi nei compositori italiani dalla seconda metà del XX secolo
gianmario borio
2022-01-01
Abstract
Il libro raccoglie una serie di studi sulla ricezione di Claudio Monteverdi presso un gruppo significativo di compositori italiani attivi a partire dal secondo dopoguerra. Inalcuni casi ‒ Niccolò Castiglioni, Domenico Guaccero e Giacomo Manzoni ‒ l’interesse per il Cremonese lascia non solo tracce nelle loro composizioni, ma si manifesta anche in pubblicazioni di un certo respiro. Dietro queste narrazioni storiche di solido fondamento metodologico si percepisce un orientamento condiviso: i compositori dell’avanguardia italiana considerano Monteverdi come il «creatore della musica moderna» in modo più radicale di quanto Leo Schrade aveva prospettato nel suo libro omonimo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.