Il saggio propone innanzitutto una nuova definizione del concetto di organizzazione dello spazio sonoro e ne osserva quindi, tramite l’analisi di selezionati esempi, le condotte nel fondo antico e nel repertorio recenziore della monodia liturgica, nela monodia secolare e nei generi polifonici del conductus e del mottetto dei secoli XI-XIII. Nell'esaminare il retroterra teorico della opinioni coeve al riguardo dell'uso polifonico dei modi, avanza infine una innovativa lettura conciliativa delle opinioni al riguardo di Johannes de Grocheo e dell’Anonimo di Berkeley, finora ritenute antitetiche e inconciliabili.
Osservazioni sull’organizzazione dello spazio sonoro due-trecentesco
Daniele Sabaino
2023-01-01
Abstract
Il saggio propone innanzitutto una nuova definizione del concetto di organizzazione dello spazio sonoro e ne osserva quindi, tramite l’analisi di selezionati esempi, le condotte nel fondo antico e nel repertorio recenziore della monodia liturgica, nela monodia secolare e nei generi polifonici del conductus e del mottetto dei secoli XI-XIII. Nell'esaminare il retroterra teorico della opinioni coeve al riguardo dell'uso polifonico dei modi, avanza infine una innovativa lettura conciliativa delle opinioni al riguardo di Johannes de Grocheo e dell’Anonimo di Berkeley, finora ritenute antitetiche e inconciliabili.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Sabaino. Osservazioni sull'organizzazione dello spazio sonoro due-trecentesco.pdf
accesso aperto
Licenza:
Creative commons
Dimensione
5.23 MB
Formato
Adobe PDF
|
5.23 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.