Oltre i limiti. Le Sonate dall'op. 90 all'op. 111

Le ultime sei Sonate per pianoforte di Beethoven non smettono mai di interrogarci. Forse per questo motivo, il desiderio di far luce sulle loro peculiarità ha già spinto intere generazioni di appassionati ed esperti ad affrontarne lo studio. In questo libro vengono ridiscusse da una nuova prospettiva con l’obiettivo di stimolare una riflessione sfrondata di diversi cliché affermatisi nel corso del tempo. La prima parte del libro — dedicata agli anni in cui queste opere videro la luce (quelli tra il 1814 e il 1823) — riferisce dei principali aggiornamenti del settore proprio con questo scopo. Alla biblioteca del compositore dedica un intero capitolo per narrare tanto degli interessi beethoveniani quanto del contesto culturale in cui essi si svilupparono. Certamente originale è l’insieme di opere che, a partire da considerazioni di tipo analitico e genetico, si è scelto di includere all’interno della medesima cornice (le sei Sonate dall'op. 90 all'op. 111). La suddivisone più comunemente adoperata, infatti, pone le ultime cinque Sonate — alternativamente il trittico finale — a coronamento della produzione sonatistica del compositore. Altrettanto originale è l'impostazione metodologica adottata, per cui le prime sezioni di ogni capitolo della seconda parte sono generalmente rivolte a un pubblico molto ampio appassionati inclusi, mentre quelle conclusive (completate da trascrizioni di schizzi e abbozzi inediti) si rivolgono a una platea internazionale di specialisti. Anche le conclusioni raggiunte costituiscono un avanzamento delle attuali conoscenze in materia. Lo studio della Sonata op. 111 portato avanti dalla prospettiva qui adottata, per esempio, permette di tracciare una descrizione piuttosto particolareggiata di un manoscritto, menzionato nei cataloghi d’asta, ma oggi disperso.