OBIETTIVI L’impiego del laser nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli orali offre numerosi vantaggi sia all’operatore che al paziente. Incisioni precise, ottimo controllo dell’emostasi, guarigione più rapida e minore sintomatologia algica post-operatoria ne sono i caratteri peculiari. Obiettivo del presente Modulo è di riassumere, alla luce della più recente letteratura e dell’esperienza clinicopratica degli autori, il ruolo del laser nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli orali. MATERIALI E METODI Poiché gli effetti del laser sono legati all’assorbimento dell’energia da parte dei tessuti è fondamentale la scelta di una lunghezza d’onda adeguata al tessuto e alla lesione da trattare. Tutti i laser moderni possono essere utilizzati in chirurgia orale, ma conoscere profondità di penetrazione e cromoforo bersaglio di ciascuna lunghezza d’onda riduce gli effetti termici indesiderati. RISULTATI L’impiego del laser per l’escissione di lesioni benigne quali fibromi, lesioni HPVcorrelate e mucoceli garantisce risultati eccellenti grazie a tecniche non invasive e ridotto rischio di recidive. Ottimi risultati si hanno anche nell’escissione o nella fotocoagulazione delle malformazioni vascolari, dei granulomi piogenici o, più genericamente, di tutte quelle lesioni infiammatorie caratterizzate da una generosa angiogenesi reattiva, grazie al ridotto rischio di sanguinamento. Nelle lesioni clinicamente sospette, sebbene i più recenti articoli in letteratura affermino la sicurezza del laser, va considerata la possibilità che l’effetto termico possa alterare la valutazione istologica del potenziale infiltrativo della lesione. Si consiglia pertanto, in caso di lesioni potenzialmente maligne, di estendersi di circa 3 mm oltre i margini della lesione. CONCLUSIONI L’utilizzo del laser non può prescindere da una necessaria curva di apprendimento al fine di applicare al meglio i parametri di utilizzo senza incorrere in errori procedurali. SIGNIFICATO CLINICO La moderna odontoiatria minimamente invasiva si indirizza sempre di più verso la qualità dei trattamenti, soprattutto quelli chirurgici. La minore invasività dei trattamenti laser ha permesso che, in molti casi, questi siano diventati alternativi alle metodiche convenzionali, che a parità di risultato chirurgico però non trasmettono gli effetti biostimolanti e antalgici della terapia laser-assistita.
Laser in the management of oral soft tissue lesions|Il laser nella gestione delle patologie dei tessuti molli orali
Vitale M. C.;
2023-01-01
Abstract
OBIETTIVI L’impiego del laser nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli orali offre numerosi vantaggi sia all’operatore che al paziente. Incisioni precise, ottimo controllo dell’emostasi, guarigione più rapida e minore sintomatologia algica post-operatoria ne sono i caratteri peculiari. Obiettivo del presente Modulo è di riassumere, alla luce della più recente letteratura e dell’esperienza clinicopratica degli autori, il ruolo del laser nel trattamento delle lesioni dei tessuti molli orali. MATERIALI E METODI Poiché gli effetti del laser sono legati all’assorbimento dell’energia da parte dei tessuti è fondamentale la scelta di una lunghezza d’onda adeguata al tessuto e alla lesione da trattare. Tutti i laser moderni possono essere utilizzati in chirurgia orale, ma conoscere profondità di penetrazione e cromoforo bersaglio di ciascuna lunghezza d’onda riduce gli effetti termici indesiderati. RISULTATI L’impiego del laser per l’escissione di lesioni benigne quali fibromi, lesioni HPVcorrelate e mucoceli garantisce risultati eccellenti grazie a tecniche non invasive e ridotto rischio di recidive. Ottimi risultati si hanno anche nell’escissione o nella fotocoagulazione delle malformazioni vascolari, dei granulomi piogenici o, più genericamente, di tutte quelle lesioni infiammatorie caratterizzate da una generosa angiogenesi reattiva, grazie al ridotto rischio di sanguinamento. Nelle lesioni clinicamente sospette, sebbene i più recenti articoli in letteratura affermino la sicurezza del laser, va considerata la possibilità che l’effetto termico possa alterare la valutazione istologica del potenziale infiltrativo della lesione. Si consiglia pertanto, in caso di lesioni potenzialmente maligne, di estendersi di circa 3 mm oltre i margini della lesione. CONCLUSIONI L’utilizzo del laser non può prescindere da una necessaria curva di apprendimento al fine di applicare al meglio i parametri di utilizzo senza incorrere in errori procedurali. SIGNIFICATO CLINICO La moderna odontoiatria minimamente invasiva si indirizza sempre di più verso la qualità dei trattamenti, soprattutto quelli chirurgici. La minore invasività dei trattamenti laser ha permesso che, in molti casi, questi siano diventati alternativi alle metodiche convenzionali, che a parità di risultato chirurgico però non trasmettono gli effetti biostimolanti e antalgici della terapia laser-assistita.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.