Il reperimento del registro delle visite effettuate dagli abati di Vallombrosa ai monasteri della congregazione tra il 1372 e il 1412 ha reso necessaria la sua seppur virtuale ricollocazione all’interno del fondo del monastero Santa Maria di Vallombrosa il cui inventario è stato pubblicato nel 2006 nella Collana Cataloghi Guide Inventari dell’Istituto storico lucchese. Il registro fu allontanato dal resto dell’archivio per le soppressioni operate nell’Ottocento dal governo francese ed è entrato a far parte della biblioteca privata di Luigi de Poirot, membro di una famiglia di origine lorenese trasferita a Firenze con l’ingresso dei Lorena in Toscana. Oggi il registro è conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze nel Fondo Nazionale. Il registro contiene i resoconti delle visite ai monasteri suffraganei della congregazione in Toscana, in Emilia e in Romagna effettuate dagli abati generali Simone Bencini negli anni tra il 1372 e il 1373, Benedetto da Monteluco tra il 1388 e il 1389 e Bernardo Gianfigliazzi tra il 1402 e il 1412. L’istituto della visita era espressione dell’autorità dell’abate, serviva ad asserire la giurisdizione del visitatore sul visitato e al contempo era occasione di controllo ed insegnamento e ove necessario erano impartite delle correzioni alle modalità di gestione del monastero o sul modo di condurre la vita in comune.

Un registro delle visite canoniche proveniente dall’archivio del monastero di Vallombrosa

lucia roselli
2022-01-01

Abstract

Il reperimento del registro delle visite effettuate dagli abati di Vallombrosa ai monasteri della congregazione tra il 1372 e il 1412 ha reso necessaria la sua seppur virtuale ricollocazione all’interno del fondo del monastero Santa Maria di Vallombrosa il cui inventario è stato pubblicato nel 2006 nella Collana Cataloghi Guide Inventari dell’Istituto storico lucchese. Il registro fu allontanato dal resto dell’archivio per le soppressioni operate nell’Ottocento dal governo francese ed è entrato a far parte della biblioteca privata di Luigi de Poirot, membro di una famiglia di origine lorenese trasferita a Firenze con l’ingresso dei Lorena in Toscana. Oggi il registro è conservato nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze nel Fondo Nazionale. Il registro contiene i resoconti delle visite ai monasteri suffraganei della congregazione in Toscana, in Emilia e in Romagna effettuate dagli abati generali Simone Bencini negli anni tra il 1372 e il 1373, Benedetto da Monteluco tra il 1388 e il 1389 e Bernardo Gianfigliazzi tra il 1402 e il 1412. L’istituto della visita era espressione dell’autorità dell’abate, serviva ad asserire la giurisdizione del visitatore sul visitato e al contempo era occasione di controllo ed insegnamento e ove necessario erano impartite delle correzioni alle modalità di gestione del monastero o sul modo di condurre la vita in comune.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1490596
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