Il ruolo della Cartografia nell’ambito della storia delle esplorazioni è a tal segno importante da rendere quasi superfluo citarlo. Nella ricerca e nella didattica si pone sempre in luce il legame tra conoscenza del Pianeta e strumenti della conoscenza stessa, in un’elica ideale che si oppone alle contemporanee separazioni disciplinari. Va, inoltre, segnalato e rammentato, sempre in tema di separazioni, come la Cartografia e la Geografia nascano strettamente apparentate (pressoché sinonimiche) e siano separate, in età contemporanea, in seguito alla prodigiosa evoluzione tecnologica degli strumenti cartografici (soprattutto nel Novecento). L’albero genealogico che unisce le due Scienze, tuttavia, rimane noto ed evidente, a partire dall’etimo della parola Geografia. Assodato e premesso, ove fosse necessario, come la cartografia si possa considerare uno strumento, per così dire, neutro (e che il renderlo buono o cattivo dipenda dalla volontà umana), il passaggio successivo, nel parlar d’imbarcazioni, risulterà, ovviamente, rivolgersi alla cartografia nautica. Fra i numerosissimi e variegati studi in proposito, emerge un interesse tiepido per la raffigurazione delle navi, ciò che ci porta ad analizzare questo specifico aspetto. L’apparato simbolico e decorativo, pur oggetto di grandi attenzioni e citazioni, non viene mai “misurato” dagli studiosi. Non v’è, in sostanza, una storia delle scale parallele, che paragoni le scale di ornamenti e decorazioni a quelle di terre e mari. Nei paragrafi a seguire, si pongono alcuni esempi ad uso didattico, a premessa di una possibile valutazione geo-storica della differenza fra queste scale. Fatta questa premessa, si suggerisce che, per talune decorazioni simboliche, si possa valutare la scala, che (ad esempio, nel caso delle imbarcazioni) è macroscopicamente maggiore, talora per enfatizzare l’importanza della navigazione, nel contesto didattico-didascalico della descrizione cartografica. Gli esempi portati nel presente lavoro (anche alla luce di un futuro sviluppo della ricerca) si concentrano sul disegno delle imbarcazioni, nella consapevolezza di come la navigazione, rientrando nel tema del movimento, sia anche testimonianza concreta della costruzione di regioni funzionali . La scelta di detti esempi, peraltro, non segue un criterio storico, ma si concentra sulle potenzialità suggestive delle immagini.

Navi di carta: considerazioni didattiche intorno alla rappresentazione cartografica delle imbarcazioni

Anna Rosa Candura
2023-01-01

Abstract

Il ruolo della Cartografia nell’ambito della storia delle esplorazioni è a tal segno importante da rendere quasi superfluo citarlo. Nella ricerca e nella didattica si pone sempre in luce il legame tra conoscenza del Pianeta e strumenti della conoscenza stessa, in un’elica ideale che si oppone alle contemporanee separazioni disciplinari. Va, inoltre, segnalato e rammentato, sempre in tema di separazioni, come la Cartografia e la Geografia nascano strettamente apparentate (pressoché sinonimiche) e siano separate, in età contemporanea, in seguito alla prodigiosa evoluzione tecnologica degli strumenti cartografici (soprattutto nel Novecento). L’albero genealogico che unisce le due Scienze, tuttavia, rimane noto ed evidente, a partire dall’etimo della parola Geografia. Assodato e premesso, ove fosse necessario, come la cartografia si possa considerare uno strumento, per così dire, neutro (e che il renderlo buono o cattivo dipenda dalla volontà umana), il passaggio successivo, nel parlar d’imbarcazioni, risulterà, ovviamente, rivolgersi alla cartografia nautica. Fra i numerosissimi e variegati studi in proposito, emerge un interesse tiepido per la raffigurazione delle navi, ciò che ci porta ad analizzare questo specifico aspetto. L’apparato simbolico e decorativo, pur oggetto di grandi attenzioni e citazioni, non viene mai “misurato” dagli studiosi. Non v’è, in sostanza, una storia delle scale parallele, che paragoni le scale di ornamenti e decorazioni a quelle di terre e mari. Nei paragrafi a seguire, si pongono alcuni esempi ad uso didattico, a premessa di una possibile valutazione geo-storica della differenza fra queste scale. Fatta questa premessa, si suggerisce che, per talune decorazioni simboliche, si possa valutare la scala, che (ad esempio, nel caso delle imbarcazioni) è macroscopicamente maggiore, talora per enfatizzare l’importanza della navigazione, nel contesto didattico-didascalico della descrizione cartografica. Gli esempi portati nel presente lavoro (anche alla luce di un futuro sviluppo della ricerca) si concentrano sul disegno delle imbarcazioni, nella consapevolezza di come la navigazione, rientrando nel tema del movimento, sia anche testimonianza concreta della costruzione di regioni funzionali . La scelta di detti esempi, peraltro, non segue un criterio storico, ma si concentra sulle potenzialità suggestive delle immagini.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1492276
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