Il volume propone l’edizione critica di tre états des finance dello Stato di Milano, compilati durante la dominazione francese della Lombardia nel primo Cinquecento (1499-1512 e 1515-25), conservati presso le Archives nationales di Parigi. Si tratta di documenti eccezionali per la quantità e la qualità delle informazioni che tramandano, fruibili ad una pluralità di livelli, che consentono di gettare un ampio sguardo su di un periodo altrimenti avaro di fonti, anche di altro tipo. Di qui la scelta di proporne un’edizione integrale, che intende ovviare all’attenzione piuttosto limitata a essi fin ora rivolta, probabilmente a causa della loro collocazione “intermedia” tra periodi storici, nazioni e ambiti disciplinari. In un’ampia introduzione i due autori, secondo le loro specifiche competenze, inquadrano il testo: da un lato, si mettono in luce le modalità di elaborazione degli états, le loro finalità e il loro uso, dall’altro, li si analizza in una prospettiva finanziaria, proponendo, oltre ai dati quantitativi, una riflessione più generale sulla natura e la funzione di questo strumento di governo nel primo Cinquecento. Questo duplice approccio intende superare i limiti di un’analisi spesso troppo settoriale di fonti di questo tipo, proponendo agli studiosi un solido punto di partenza per più vaste indagini su di un periodo che può essere a buon titolo considerato uno snodo della storia europea. Un cospicuo apparato critico completa l’edizione.

Stati di guerra. I bilanci della Lombardia francese del primo Cinquecento

Matteo Di Tullio;Luca Fois
2014-01-01

Abstract

Il volume propone l’edizione critica di tre états des finance dello Stato di Milano, compilati durante la dominazione francese della Lombardia nel primo Cinquecento (1499-1512 e 1515-25), conservati presso le Archives nationales di Parigi. Si tratta di documenti eccezionali per la quantità e la qualità delle informazioni che tramandano, fruibili ad una pluralità di livelli, che consentono di gettare un ampio sguardo su di un periodo altrimenti avaro di fonti, anche di altro tipo. Di qui la scelta di proporne un’edizione integrale, che intende ovviare all’attenzione piuttosto limitata a essi fin ora rivolta, probabilmente a causa della loro collocazione “intermedia” tra periodi storici, nazioni e ambiti disciplinari. In un’ampia introduzione i due autori, secondo le loro specifiche competenze, inquadrano il testo: da un lato, si mettono in luce le modalità di elaborazione degli états, le loro finalità e il loro uso, dall’altro, li si analizza in una prospettiva finanziaria, proponendo, oltre ai dati quantitativi, una riflessione più generale sulla natura e la funzione di questo strumento di governo nel primo Cinquecento. Questo duplice approccio intende superare i limiti di un’analisi spesso troppo settoriale di fonti di questo tipo, proponendo agli studiosi un solido punto di partenza per più vaste indagini su di un periodo che può essere a buon titolo considerato uno snodo della storia europea. Un cospicuo apparato critico completa l’edizione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1496470
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