Per la tradizione greca, l’uomo è un animale imperfetto; non ha caratteristiche specifiche, ci racconta Esiodo, e deve quindi difendersi dalla natura non tanto attraverso le peculiarità tipiche degli altri animali, ad esempio la forza, la velocità, la capacità mimetica, ma usando il cervello e dotandosi di protesi (sociali o materiali) che lo rendano capace di affrontare la vita di tutti i giorni, cioè di convivere con la natura. L’omicidio familiare, in questo contesto, da questione privata e interna all’economia familiare diventa finalmente un problema politico: sarà la città ad occuparsene, in modo regolato e privo di emotività e di sentimenti di vendetta. Il fatto di sangue esce dall’oikos per entrare, definitivamente, nella polis.
Negare il nutrimento, gli omicidi familiari nel teatro greco: una rilettura aristotelica
giovanni battista magnoli bocchiWriting – Review & Editing
2023-01-01
Abstract
Per la tradizione greca, l’uomo è un animale imperfetto; non ha caratteristiche specifiche, ci racconta Esiodo, e deve quindi difendersi dalla natura non tanto attraverso le peculiarità tipiche degli altri animali, ad esempio la forza, la velocità, la capacità mimetica, ma usando il cervello e dotandosi di protesi (sociali o materiali) che lo rendano capace di affrontare la vita di tutti i giorni, cioè di convivere con la natura. L’omicidio familiare, in questo contesto, da questione privata e interna all’economia familiare diventa finalmente un problema politico: sarà la città ad occuparsene, in modo regolato e privo di emotività e di sentimenti di vendetta. Il fatto di sangue esce dall’oikos per entrare, definitivamente, nella polis.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.