La presenza degli animali nel cinema viene qui indagata in relazione alla dimensione comunicativa: i loro versi arricchiscono un paesaggio sonoro sempre più stratificato, ma soprattutto suscitano interrogativi sugli aspetti materiali della componente sonora e sulla portata non logocentrica del linguaggio. Il cortometraggio di Raul Ruiz Colloque de chiens, con la forza della sua carica sperimentale, evidenzia una pluralità di accezioni dell’abbaiare canino. I cani, con i loro versi che punteggiano la vicenda, sembrano assumere il ruolo di narratori, latori di vicende che, come “pettegolezzi”, fanno solo rumore, ma esprimono anche nel loro abbaiare il tentativo di entrare in contatto gli uni con gli altri.

Voci canine, sempre presenti

Mosconi, Elena
2022-01-01

Abstract

La presenza degli animali nel cinema viene qui indagata in relazione alla dimensione comunicativa: i loro versi arricchiscono un paesaggio sonoro sempre più stratificato, ma soprattutto suscitano interrogativi sugli aspetti materiali della componente sonora e sulla portata non logocentrica del linguaggio. Il cortometraggio di Raul Ruiz Colloque de chiens, con la forza della sua carica sperimentale, evidenzia una pluralità di accezioni dell’abbaiare canino. I cani, con i loro versi che punteggiano la vicenda, sembrano assumere il ruolo di narratori, latori di vicende che, come “pettegolezzi”, fanno solo rumore, ma esprimono anche nel loro abbaiare il tentativo di entrare in contatto gli uni con gli altri.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1501258
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