Non è frequente trovare un frammento di un manoscritto medievale contenente, at allo stesso tempo, un eccezionale repertorio musicale di canto liturgico, un musical raro notazione, un palinsesto di un canto devozionale unico e l'attribuzione a un nome cantante-compositore di cui possiamo risalire all'identità. Bologna, Biblioteca della Musica, Q.3, F14, è un frammento della famosa collezione di Padre Martini che non ha mai attirato l'attenzione degli studiosi, forse per la sua natura molto peculiare. Eppure, il frammento preserva un eccezionale repertorio musicale di canto liturgico, una rara tipologia di notazione musicale, un palinsesto di un canto devozionale unicum, e l'attribuzione di alcuni dei canti ad un cantante-compositore di cui possiamo risalire all'identità. Il frammento racconta la storia di un sofisticato arricchimento della liturgia cantata, raggiunto attraverso la piena padronanza delle tecniche vocali e delle strategie grafiche notazionali. Il presente contributo mira ad fornire una base per studi futuri su un frammento insolitamente ricco che conferma ancora una volta l'importanza del campo di frammentalogia per ricostruire paesaggi sonori musicali perduti o meno conosciuti.

Canctus Domini Mathei: Virtuoso Liturgical Singing in the Early Trecento

Giovanni Varelli
2023-01-01

Abstract

Non è frequente trovare un frammento di un manoscritto medievale contenente, at allo stesso tempo, un eccezionale repertorio musicale di canto liturgico, un musical raro notazione, un palinsesto di un canto devozionale unico e l'attribuzione a un nome cantante-compositore di cui possiamo risalire all'identità. Bologna, Biblioteca della Musica, Q.3, F14, è un frammento della famosa collezione di Padre Martini che non ha mai attirato l'attenzione degli studiosi, forse per la sua natura molto peculiare. Eppure, il frammento preserva un eccezionale repertorio musicale di canto liturgico, una rara tipologia di notazione musicale, un palinsesto di un canto devozionale unicum, e l'attribuzione di alcuni dei canti ad un cantante-compositore di cui possiamo risalire all'identità. Il frammento racconta la storia di un sofisticato arricchimento della liturgia cantata, raggiunto attraverso la piena padronanza delle tecniche vocali e delle strategie grafiche notazionali. Il presente contributo mira ad fornire una base per studi futuri su un frammento insolitamente ricco che conferma ancora una volta l'importanza del campo di frammentalogia per ricostruire paesaggi sonori musicali perduti o meno conosciuti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1501377
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