Fin dal XV secolo, l’intento di garantire una miglior formazione culturale dei candidati al sacerdozio spinse alcuni prelati a farsi carico di realizzare delle istituzioni con finalità educative. Nella città di Roma, parallelamente al rafforzamento degli organismi curiali e della corte papale, vennero fondati collegi e seminari per offrire una preparazione spirituale e culturale specie a quanti avrebbero dovuto rivestire incarichi nell'ambito ecclesiastico. La ricerca che sto perseguendo sulla storia del Collegio Capranica (1457) mi ha consentito di portare alla luce le inedite Matriculae, una straordinaria documentazione che permette di identificare, dalla metà XVI fino alla metà del XVIII secolo, quanti usufruirono dell’ospitalità nel collegio. Analisi dei dati quantitativi e ricostruzione prosopografica, favorita dall’utilizzo di altre tipologie di fonti (lauree, processi criminali, pièces teatrali ecc.) consentirà di mettere in luce una porzione significativa della popolazione studentesca impegnata in studi sacri nella Roma in età moderna. Il confronto con altre realtà cittadine, prima fra tutte quella del Seminario Romano, istituito da Pio IV de’ Medici nel 1565, e dei collegi nazionali, proposti da Gregorio XIII Boncompagni, illumina il quadro generale dell’istruzione superiore nell’Urbe.

La Matricula Collegii Capranicensis, una fonte per la storia di Roma

Simona Negruzzo
2022-01-01

Abstract

Fin dal XV secolo, l’intento di garantire una miglior formazione culturale dei candidati al sacerdozio spinse alcuni prelati a farsi carico di realizzare delle istituzioni con finalità educative. Nella città di Roma, parallelamente al rafforzamento degli organismi curiali e della corte papale, vennero fondati collegi e seminari per offrire una preparazione spirituale e culturale specie a quanti avrebbero dovuto rivestire incarichi nell'ambito ecclesiastico. La ricerca che sto perseguendo sulla storia del Collegio Capranica (1457) mi ha consentito di portare alla luce le inedite Matriculae, una straordinaria documentazione che permette di identificare, dalla metà XVI fino alla metà del XVIII secolo, quanti usufruirono dell’ospitalità nel collegio. Analisi dei dati quantitativi e ricostruzione prosopografica, favorita dall’utilizzo di altre tipologie di fonti (lauree, processi criminali, pièces teatrali ecc.) consentirà di mettere in luce una porzione significativa della popolazione studentesca impegnata in studi sacri nella Roma in età moderna. Il confronto con altre realtà cittadine, prima fra tutte quella del Seminario Romano, istituito da Pio IV de’ Medici nel 1565, e dei collegi nazionali, proposti da Gregorio XIII Boncompagni, illumina il quadro generale dell’istruzione superiore nell’Urbe.
2022
9788815295613
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1502670
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