Il grande slancio educativo che, a partire dal XV secolo – sotto la forte spinta del movimento umanistico (che intendeva intestarsi il monopolio dell’educazione) –, accompagnò il cristianesimo si sorresse su due idee di fondo all’apparenza semplici e intuitive: gli uomini e le donne sbagliano e si perdono per ignoranza e per mancanza di consapevolezza quindi, per porvi rimedio, occorreva colmare questa lacuna organizzando un’istruzione a diffusione capillare partendo dai più piccoli sul versante dell’alfabetismo e della formazione religiosa. Tenendo conto di tali assunti, le successive lacerazioni causate dai movimenti riformatori attivarono tra le Chiese quel processo di emulazione che attribuì un formidabile impulso a due istituzioni complementari: il catechismo e la scuola, considerata in tutti i suoi livelli, dal primario, al secondario e infine a quello superiore . Se, come affermava Erasmo da Rotterdam, non si nasce uomini, ma lo si diventa, ecco allora che l’istruzione catechistica dei fanciulli andava riconsiderata e ricompresa come fondamento dell’intera impalcatura educativa nella ferma convinzione del dono divino dell’intelligenza e del sapere.
«Piantare l'albero della scienza»: il magistero educativo papale da Paolo III a Sisto V
Negruzzo Simona
2022-01-01
Abstract
Il grande slancio educativo che, a partire dal XV secolo – sotto la forte spinta del movimento umanistico (che intendeva intestarsi il monopolio dell’educazione) –, accompagnò il cristianesimo si sorresse su due idee di fondo all’apparenza semplici e intuitive: gli uomini e le donne sbagliano e si perdono per ignoranza e per mancanza di consapevolezza quindi, per porvi rimedio, occorreva colmare questa lacuna organizzando un’istruzione a diffusione capillare partendo dai più piccoli sul versante dell’alfabetismo e della formazione religiosa. Tenendo conto di tali assunti, le successive lacerazioni causate dai movimenti riformatori attivarono tra le Chiese quel processo di emulazione che attribuì un formidabile impulso a due istituzioni complementari: il catechismo e la scuola, considerata in tutti i suoi livelli, dal primario, al secondario e infine a quello superiore . Se, come affermava Erasmo da Rotterdam, non si nasce uomini, ma lo si diventa, ecco allora che l’istruzione catechistica dei fanciulli andava riconsiderata e ricompresa come fondamento dell’intera impalcatura educativa nella ferma convinzione del dono divino dell’intelligenza e del sapere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.