Ogni cattedrale è depositaria di una storia originale unica e irripetibile e strettamente tributaria della fede di una comunità. Anche nel caso della cattedrale di Pavia, le tappe che ne scandirono la costruzione si sono susseguite nel corso di mezzo millennio intrecciando la vita dei fedeli con la forma architettonica, gli spazi e gli arredi, e manifestando il potere della Chiesa, un potere religioso che, nel corso dei secoli, è stato contaminato da quello civile, politico ed economico. Dalla fondazione alla fine del Quattrocento, ne vengono qui ripercorsi gli snodi fondamentali: dagli anni dell’assise tridentina dell’episcopato di Ippolito de’ Rossi, dalla visita apostolica di Giacomo Peruzzi e quelle pastorali di Giacomo Bigli e di Gerolamo Melzi fino al completamento ottocentesco. Nel cuore della città sulle rive del Ticino, nella cattedrale dedicata a S. Maria Assunta e a S. Stefano si percepiscono le particolarità dei luoghi rispetto alla loro funzione e alle celebrazioni che vi si svolgono, la venerazione dei santi e l’associazionismo laicale, il tutto strettamente collegato alla comunità che li crea, li arreda, li frequenta e li fa vivere.

«IL MAGGIORE DECORO DEL DIVIN CULTO». Il Duomo di Pavia nell’età della Controriforma

Simona Negruzzo
2024-01-01

Abstract

Ogni cattedrale è depositaria di una storia originale unica e irripetibile e strettamente tributaria della fede di una comunità. Anche nel caso della cattedrale di Pavia, le tappe che ne scandirono la costruzione si sono susseguite nel corso di mezzo millennio intrecciando la vita dei fedeli con la forma architettonica, gli spazi e gli arredi, e manifestando il potere della Chiesa, un potere religioso che, nel corso dei secoli, è stato contaminato da quello civile, politico ed economico. Dalla fondazione alla fine del Quattrocento, ne vengono qui ripercorsi gli snodi fondamentali: dagli anni dell’assise tridentina dell’episcopato di Ippolito de’ Rossi, dalla visita apostolica di Giacomo Peruzzi e quelle pastorali di Giacomo Bigli e di Gerolamo Melzi fino al completamento ottocentesco. Nel cuore della città sulle rive del Ticino, nella cattedrale dedicata a S. Maria Assunta e a S. Stefano si percepiscono le particolarità dei luoghi rispetto alla loro funzione e alle celebrazioni che vi si svolgono, la venerazione dei santi e l’associazionismo laicale, il tutto strettamente collegato alla comunità che li crea, li arreda, li frequenta e li fa vivere.
2024
979-12-5482-231-9
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1502876
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