Il saggio affronta il problema della compatibilità dei sistemi di intelligenza artificiale con i principi che regolano l'esercizio del potere discrezionale. In assenza di una definizione giuridica uniforme di intelligenza artificiale che consenta di distinguerla da altri sistemi che determinano l'automazione totale o parziale delle decisioni pubbliche, sono ricostruiti in via preliminare i caratteri e limiti di tali processi, nonché le prime regole che la giurisprudenza amministrativa ha elaborato relativamente ai provvedimenti algoritmici e che tuttavia non appaiono sempre sufficienti a governare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Vengono quindi distinte le varie fasi del procedimento amministrativo che possono essere oggetto di automazione e i vari modi in cui può essere impiegata l’intelligenza artificiale, distinguendo i casi in cui essa supporta il processo decisionale pubblico, da quelli in cui può sostituirsi integralmente ad esso. È in siffatte ipotesi che l’utilizzo delle forme più avanzate di IA, come il machine laerning e il deep learning appare inconciliabile con le regole fondamentali del diritto amministrativo, in particolare con il principio di legalità e rispetto alle quali si segnala la necessità un intervento più preciso di regolazione, come peraltro avviene in altri ordinamenti
Discrezionalità amministrativa e intelligenza artificiale
Giulia Avanzini
2023-01-01
Abstract
Il saggio affronta il problema della compatibilità dei sistemi di intelligenza artificiale con i principi che regolano l'esercizio del potere discrezionale. In assenza di una definizione giuridica uniforme di intelligenza artificiale che consenta di distinguerla da altri sistemi che determinano l'automazione totale o parziale delle decisioni pubbliche, sono ricostruiti in via preliminare i caratteri e limiti di tali processi, nonché le prime regole che la giurisprudenza amministrativa ha elaborato relativamente ai provvedimenti algoritmici e che tuttavia non appaiono sempre sufficienti a governare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Vengono quindi distinte le varie fasi del procedimento amministrativo che possono essere oggetto di automazione e i vari modi in cui può essere impiegata l’intelligenza artificiale, distinguendo i casi in cui essa supporta il processo decisionale pubblico, da quelli in cui può sostituirsi integralmente ad esso. È in siffatte ipotesi che l’utilizzo delle forme più avanzate di IA, come il machine laerning e il deep learning appare inconciliabile con le regole fondamentali del diritto amministrativo, in particolare con il principio di legalità e rispetto alle quali si segnala la necessità un intervento più preciso di regolazione, come peraltro avviene in altri ordinamentiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.