Nel corso dell’età moderna, e non solo, la gestione e il possesso delle risorse naturali hanno dato origine a molte controversie, legate al sedimentarsi di diritti e giurisdizioni, all’evoluzione del contesto socioeconomico locale o regionale, ai mutamenti di ordine istituzionale e così via. Questi conflitti tendevano a essere particolarmente frequenti quando la disponibilità di queste risorse stava cambiando, sia a causa dell’azione umana sia a causa di specifiche condizioni ambientali. L’articolo si focalizza su una risorsa particolarmente soggetta a cambiamenti, vale a dire gli isolotti alluvionali fluviali e le aree golenali che, per effetto della naturale evoluzione del corso dei fiumi, si rendevano o meno disponibili all’occupazione antropica, alla rivendicazione giurisdizionale e allo sfruttamento economico. L’area indagata si concentra sul caso del fiume Ticino e sul tratto interessato dai possedimenti dell’Ospedale Maggiore di Milano, una prestigiosa istituzione assistenziale e uno dei maggiori proprietari terrieri della fertile bassa pianura lombarda, dove il controllo delle acque fluviali era molto importante per alimentare la fitta rete irrigua. Tra le fonti primarie sulle dispute per l’uso delle isole e delle aree golenali del Ticino, disponibili nell’archivio dell’Ospedale Maggiore di Milano, abbiamo condotto un’analisi integrata tra fonti scritte, disegni e cartografia, al fine di comprendere meglio l’intricata trama e l’uso sapiente di diversi documenti per attestare i diritti in una disputa.

L'isola che non c'è. Il ruolo della cartografia nelle controversie attorno agli usi e al possesso degli isolotti alluvionali e delle aree golenali del Ticino al tramonto dell'età moderna

Rosa Candura, Anna;Di Tullio, Matteo
;
Fois, Luca
2024-01-01

Abstract

Nel corso dell’età moderna, e non solo, la gestione e il possesso delle risorse naturali hanno dato origine a molte controversie, legate al sedimentarsi di diritti e giurisdizioni, all’evoluzione del contesto socioeconomico locale o regionale, ai mutamenti di ordine istituzionale e così via. Questi conflitti tendevano a essere particolarmente frequenti quando la disponibilità di queste risorse stava cambiando, sia a causa dell’azione umana sia a causa di specifiche condizioni ambientali. L’articolo si focalizza su una risorsa particolarmente soggetta a cambiamenti, vale a dire gli isolotti alluvionali fluviali e le aree golenali che, per effetto della naturale evoluzione del corso dei fiumi, si rendevano o meno disponibili all’occupazione antropica, alla rivendicazione giurisdizionale e allo sfruttamento economico. L’area indagata si concentra sul caso del fiume Ticino e sul tratto interessato dai possedimenti dell’Ospedale Maggiore di Milano, una prestigiosa istituzione assistenziale e uno dei maggiori proprietari terrieri della fertile bassa pianura lombarda, dove il controllo delle acque fluviali era molto importante per alimentare la fitta rete irrigua. Tra le fonti primarie sulle dispute per l’uso delle isole e delle aree golenali del Ticino, disponibili nell’archivio dell’Ospedale Maggiore di Milano, abbiamo condotto un’analisi integrata tra fonti scritte, disegni e cartografia, al fine di comprendere meglio l’intricata trama e l’uso sapiente di diversi documenti per attestare i diritti in una disputa.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1509032
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