Sono passati ormai alcuni anni dalla dichiarazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per i “Diritti delle persone con disabilità”, firmata il 13 dicembre del 2006 e recepita dall’Italia con la legge n. 18 del 2009. Nei contenuti della Convenzione si possono vedere sia un punto di arrivo sia un punto di partenza. Da un lato, infatti, la Convenzione rappresenta la sintesi di un processo di trasformazione, avviatosi negli ultimi venti anni del XX secolo e acceleratosi nei primi anni del Terzo Millennio, che ha portato a una profonda revisione del concetto di disabilità. Dall’altro, in forza della nuova concezione di disabilità, la Convenzione si propone come un punto di avvio per la realizzazione di una società inclusiva.
Accessibilità e progettazione: storia ed evoluzione
Alessandro Greco
2023-01-01
Abstract
Sono passati ormai alcuni anni dalla dichiarazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) per i “Diritti delle persone con disabilità”, firmata il 13 dicembre del 2006 e recepita dall’Italia con la legge n. 18 del 2009. Nei contenuti della Convenzione si possono vedere sia un punto di arrivo sia un punto di partenza. Da un lato, infatti, la Convenzione rappresenta la sintesi di un processo di trasformazione, avviatosi negli ultimi venti anni del XX secolo e acceleratosi nei primi anni del Terzo Millennio, che ha portato a una profonda revisione del concetto di disabilità. Dall’altro, in forza della nuova concezione di disabilità, la Convenzione si propone come un punto di avvio per la realizzazione di una società inclusiva.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.