Fin dall’avvento del cinema sonoro, il fischio è stato impiegato in una vasta gamma di situazioni, evolvendo dal simbolo della spensieratezza a quello del perturbante. Mediante il fischio, possono prendere forma pensieri ed emozioni, ma si attivano anche strategie di comunicazione alternative alla dimensione verbale tradizionale. A partire dal saggio seminale di R. Murray Schafer (1977 [2022]), in questo contributo intendo analizzare l’incidenza del fischio nel paesaggio sonoro cinematografico contemporaneo italiano in quanto suono di riferimento, ovvero quella tipologia di suoni caratteristici di un’area che rendono unica la vita acustica di un luogo o di una comunità. Prenderò in esame alcuni film degli anni Duemila – tra cui Bella e perduta (Marcello, 2015), Euforia (Golino, 2018), Loro (Sorrentino, 2018), Lei mi parla ancora (Avati, 2021) – che coinvolgono la fischiatrice Elena Somaré. Saranno esplorate sia le modalità di costruzione identitaria dei personaggi attraverso i rimandi espliciti a brani musicali preesistenti, sia gli echi indiretti di un timbro che ha segnato la storia della musica per film italiana, a partire dal celebre binomio Morricone-Alessandroni nel western all’italiana.

Codici del paesaggio sonoro: per un ascolto del fischio nel cinema italiano contemporaneo

Cosci Marco
2024-01-01

Abstract

Fin dall’avvento del cinema sonoro, il fischio è stato impiegato in una vasta gamma di situazioni, evolvendo dal simbolo della spensieratezza a quello del perturbante. Mediante il fischio, possono prendere forma pensieri ed emozioni, ma si attivano anche strategie di comunicazione alternative alla dimensione verbale tradizionale. A partire dal saggio seminale di R. Murray Schafer (1977 [2022]), in questo contributo intendo analizzare l’incidenza del fischio nel paesaggio sonoro cinematografico contemporaneo italiano in quanto suono di riferimento, ovvero quella tipologia di suoni caratteristici di un’area che rendono unica la vita acustica di un luogo o di una comunità. Prenderò in esame alcuni film degli anni Duemila – tra cui Bella e perduta (Marcello, 2015), Euforia (Golino, 2018), Loro (Sorrentino, 2018), Lei mi parla ancora (Avati, 2021) – che coinvolgono la fischiatrice Elena Somaré. Saranno esplorate sia le modalità di costruzione identitaria dei personaggi attraverso i rimandi espliciti a brani musicali preesistenti, sia gli echi indiretti di un timbro che ha segnato la storia della musica per film italiana, a partire dal celebre binomio Morricone-Alessandroni nel western all’italiana.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1511861
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