Il Tribunale di Prato offre un’interpretazione in contrasto con un orientamento quasi unanime in dottrina in merito alla legittimazione al commissario giudiziale all’annullamento del concordato e, dall’altro, con una recente decisione della corte di cassazione che ne amplia i presupposti anche oltre la tassativa fattispecie della scoperta postuma di atti decettivi del consenso dei creditori, per ricomprendervi ogni atto di frode. In entrambi i casi, il Tribunale adotta una nozione restrittiva della clausola di compatibilità contenuta nell’art. 186 l.fall., che richiama la disciplina dell’annullamento del concordato fallimentare. Da un lato, ad avviso del Tribunale, la compatibilità limita l’applicazione della norma in tema di legittimazione, mentre dall’altro ne esclude una lettura estensiva a fattispecie non previste. Lo stesso Tribunale richiama la corrispondente disciplina del nuovo codice, ma se ne distanzia per quanto riguarda la legittimazione del commissario (oggi espressamente prevista), mentre ritiene di allinearvisi in tema di presupposti.

L’annullamento del concordato preventivo per atti di frode nella fase di esecuzione

FABIO MARELLI
2023-01-01

Abstract

Il Tribunale di Prato offre un’interpretazione in contrasto con un orientamento quasi unanime in dottrina in merito alla legittimazione al commissario giudiziale all’annullamento del concordato e, dall’altro, con una recente decisione della corte di cassazione che ne amplia i presupposti anche oltre la tassativa fattispecie della scoperta postuma di atti decettivi del consenso dei creditori, per ricomprendervi ogni atto di frode. In entrambi i casi, il Tribunale adotta una nozione restrittiva della clausola di compatibilità contenuta nell’art. 186 l.fall., che richiama la disciplina dell’annullamento del concordato fallimentare. Da un lato, ad avviso del Tribunale, la compatibilità limita l’applicazione della norma in tema di legittimazione, mentre dall’altro ne esclude una lettura estensiva a fattispecie non previste. Lo stesso Tribunale richiama la corrispondente disciplina del nuovo codice, ma se ne distanzia per quanto riguarda la legittimazione del commissario (oggi espressamente prevista), mentre ritiene di allinearvisi in tema di presupposti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1512343
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