Il diritto di neutralità al bivio: La situazione specifica di Austria e Svizzera

Il conflitto in Ucraina ha posto gli Stati neutrali – ma anche, di riflesso, la comunità internazionale nel suo complesso – di fronte ad una difficile questione: Quale rilevanza può ancora avere il diritto sulla neutralità di fronte a una tale sfida? In via di principio, però, questa domanda non è nuova, ma è già diventata direttamente rilevante con l’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite. La convinzione che la neutralità abbia perso la sua ragion d’essere nel sistema delle Nazioni Unite è diventata molto forte e ha di conseguenza formato anche l’atteggiamento dei governi. Di seguito, dalla metà del secolo scorso in poi, la discussione sulla neutralità spesso è sembrata superflua. Il fatto che singoli Stati volessero mantenere il loro status di neutralità o lo rivendicassero ex novo non toglieva nulla a questa convinzione. La comunità internazionale ha accettato questo dissidio tra stato neutrali e tutti (o quasi tutti) gli altri stati, contribuendo ad una situazione di incertezza. Il conflitto in Ucraina ha creato però una situazione che richiede chiarimenti, soprattutto con riguardo allo stato giuridico della Svizzera e dell’Austria. La discussione a questo proposito deve essere confrontata in termini di diritto e collocata nel quadro generale derivante dal conflitto ucraino.