Dopo aver presentato il quadro dei codici annotati della Commedia databili entro l’antica vulgata (1326-1355), l’intervento cerca di precisare e mette a frutto il concetto di limina attraverso l’analisi del Fior. II i 39, autografo di Andrea Lancia. Vi si analizzano, in particolare, le postille in ‘scrittura sottile’, che sembrano costituire uno strato notulare autonomo e un diverso atteggiamento esegetico, coincidente con le operazioni di commento al Ricc. 1033 e al Morgan M.676. Si offre in appendice una scheda di descrizione del manoscritto.

Non tutto è limina quel che è a margine: riflessioni metodologiche (con una postilla sul Fior. II I 39)

Raffaele Vitolo
2024-01-01

Abstract

Dopo aver presentato il quadro dei codici annotati della Commedia databili entro l’antica vulgata (1326-1355), l’intervento cerca di precisare e mette a frutto il concetto di limina attraverso l’analisi del Fior. II i 39, autografo di Andrea Lancia. Vi si analizzano, in particolare, le postille in ‘scrittura sottile’, che sembrano costituire uno strato notulare autonomo e un diverso atteggiamento esegetico, coincidente con le operazioni di commento al Ricc. 1033 e al Morgan M.676. Si offre in appendice una scheda di descrizione del manoscritto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1515478
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