Lo studio considera gli aspetti procedurali dell’accusatio ingrati liberti – introdotta dalla legge Elia Senzia – tra I e III secolo d.C. Il patrono poteva promuoverla contro l’affrancato che non gli avesse prestato l’obsequium. Lo studio esamina la legittimazione a proporla, l’autorità competente, le pene comminate. Una parte dello studio considera un dibattito risalente all’epoca neroniana sull’opportunità di introdurre la revocatio in servitutem quale misura contro il liberto ingrato. Il passo – degli Annales di Tacito – ci informa che la sanzione originaria consisteva nella relegatio extra urbem. Dal dibattito si induce che l’accusatio poteva proporsi nei confronti degli affrancati cives Romani e Latini Iuniani, ma non dei liberti dediticii. Le condotte idonee ad integrare la fattispecie di ingratitudine si delinearono nel corso del tempo. Nel III secolo, Settimio Severo procedette ad una riorganizzazione dell’accusa.
Aspetti procedurali dell’accusatio ingrati liberti tra I e III secolo d.C.: interpretatio giurisprudenziale, provvedimenti imperiali e condicio liberti
Emanuele Bisio
2022-01-01
Abstract
Lo studio considera gli aspetti procedurali dell’accusatio ingrati liberti – introdotta dalla legge Elia Senzia – tra I e III secolo d.C. Il patrono poteva promuoverla contro l’affrancato che non gli avesse prestato l’obsequium. Lo studio esamina la legittimazione a proporla, l’autorità competente, le pene comminate. Una parte dello studio considera un dibattito risalente all’epoca neroniana sull’opportunità di introdurre la revocatio in servitutem quale misura contro il liberto ingrato. Il passo – degli Annales di Tacito – ci informa che la sanzione originaria consisteva nella relegatio extra urbem. Dal dibattito si induce che l’accusatio poteva proporsi nei confronti degli affrancati cives Romani e Latini Iuniani, ma non dei liberti dediticii. Le condotte idonee ad integrare la fattispecie di ingratitudine si delinearono nel corso del tempo. Nel III secolo, Settimio Severo procedette ad una riorganizzazione dell’accusa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.