Sociology boasts a longstanding tradition of scholars exploring the forms and logics of inequalities and social exclusion, investigating their characteristics, dimensions, and factors (e.g., Marx, 1867; Weber, 1922; Bourdieu, 1986; Bauman, 2011; Beck, 2007, 2011; Castel, 2003). Nonetheless, the emergence of critical postcolonial studies has underscored how these perspectives were Eurocentric and still anchored to binary division of the world (Quijano, 2000; Connell, 2007; Go, 2016; Santos, 2017; Mignolo, 2011; Susen, 2022). Despite drawing inspiration also from European and Western critical perspectives and thinkers, these approaches challenge the Eurocentric nature embedded in sociological frameworks. They advocate for a decolonized definition of key sociological concepts in light of the critique of evolutionary ethnocentrism. In this context, evolutionary ethnocentrism is an ideology of modern society that links the concept of modernization to the characterization of Western societies as advanced, dynamic, and progressive, as opposed to other (colonized) societies described as stagnant, backward, and underdeveloped. Therefore, within a postcolonial theoretical framework, this contribution aims to explore the potential of the concept of coloniality of power (Quijano, 2000) and of abyssal exclusion (Santos, 2014) and identify the possible fields of its application for analysing contemporary forms of socio-spatial segregation. In this sense, it appears fruitful to relate the concept of abyssal exclusion with that of advanced marginality (Wacquant, 2008) to redefine urban vulnerabilities and propose a global social science vision to address inequalities, which is one of the most pressing challenges of contemporary times (e.g., Agenda 2030). Keywords: urban inequalities; Advanced marginality; Abyssal exclusion; Coloniality of power Riassunto. Esclusione sociale e marginalità nelle aree urbane: decolonizzazione dei quadri teorici e concettuali La sociologia vanta una lunga tradizione di studiosi che esplorano le forme e le logiche delle disuguaglianze e dell'esclusione sociale, indagandone le caratteristiche, le dimensioni e i fattori (ad esempio, Marx, 1867; Weber, 1922; Bourdieu, 1986; Bauman, 2011; Beck, 2007, 2011; Castel, 2003). Tuttavia, l'emergere degli studi postcoloniali critici ha sottolineato come queste prospettive fossero eurocentriche e ancora ancorate a una divisione binaria del mondo (Quijano, 2000; Connell, 2007; Go, 2016; Santos, 2017; Mignolo, 2011; Susen, 2022). Nonostante traggano ispirazione anche dalle prospettive e dai pensatori critici europei e occidentali, questi approcci sfidano la natura eurocentrica incorporata nei quadri sociologici. Essi sostengono una definizione decolonizzata dei concetti sociologici chiave alla luce della critica all'etnocentrismo evoluzionista. In questo contesto, l'etnocentrismo evoluzionista è frutto di un'ideologia della società moderna che collega il concetto di modernizzazione alla caratterizzazione delle società occidentali come avanzate, dinamiche e progressive, rispetto ad altre società (colonizzate) descritte come stagnanti, arretrate e sottosviluppate. Pertanto, all'interno di un quadro teorico postcoloniale, questo contributo mira ad esplorare il potenziale del concetto di colonialità del potere (Quijano, 2000) e di esclusione abissale (Santos, 2014) e a identificare i possibili campi di applicazione per analizzare le forme contemporanee di segregazione socio-spaziale. In questo senso, appare proficuo collegare il concetto di esclusione abissale con quello di marginalità avanzata (Wacquant, 2008) per ridefinire le vulnerabilità urbane e proporre una visione globale delle scienze sociali per affrontare le disuguaglianze, che rappresentano una delle sfide contemporanee più urgenti (ad esempio, Agenda 2030). Parole chiave: disuguaglianze urbane; marginalità avanzata; esclusione abissale; colonialità del potere

Social exclusion and marginality in urban areas: Decolonizing theoretical and conceptual frameworks

ELEONORA CLERICI
;
2025-01-01

Abstract

Sociology boasts a longstanding tradition of scholars exploring the forms and logics of inequalities and social exclusion, investigating their characteristics, dimensions, and factors (e.g., Marx, 1867; Weber, 1922; Bourdieu, 1986; Bauman, 2011; Beck, 2007, 2011; Castel, 2003). Nonetheless, the emergence of critical postcolonial studies has underscored how these perspectives were Eurocentric and still anchored to binary division of the world (Quijano, 2000; Connell, 2007; Go, 2016; Santos, 2017; Mignolo, 2011; Susen, 2022). Despite drawing inspiration also from European and Western critical perspectives and thinkers, these approaches challenge the Eurocentric nature embedded in sociological frameworks. They advocate for a decolonized definition of key sociological concepts in light of the critique of evolutionary ethnocentrism. In this context, evolutionary ethnocentrism is an ideology of modern society that links the concept of modernization to the characterization of Western societies as advanced, dynamic, and progressive, as opposed to other (colonized) societies described as stagnant, backward, and underdeveloped. Therefore, within a postcolonial theoretical framework, this contribution aims to explore the potential of the concept of coloniality of power (Quijano, 2000) and of abyssal exclusion (Santos, 2014) and identify the possible fields of its application for analysing contemporary forms of socio-spatial segregation. In this sense, it appears fruitful to relate the concept of abyssal exclusion with that of advanced marginality (Wacquant, 2008) to redefine urban vulnerabilities and propose a global social science vision to address inequalities, which is one of the most pressing challenges of contemporary times (e.g., Agenda 2030). Keywords: urban inequalities; Advanced marginality; Abyssal exclusion; Coloniality of power Riassunto. Esclusione sociale e marginalità nelle aree urbane: decolonizzazione dei quadri teorici e concettuali La sociologia vanta una lunga tradizione di studiosi che esplorano le forme e le logiche delle disuguaglianze e dell'esclusione sociale, indagandone le caratteristiche, le dimensioni e i fattori (ad esempio, Marx, 1867; Weber, 1922; Bourdieu, 1986; Bauman, 2011; Beck, 2007, 2011; Castel, 2003). Tuttavia, l'emergere degli studi postcoloniali critici ha sottolineato come queste prospettive fossero eurocentriche e ancora ancorate a una divisione binaria del mondo (Quijano, 2000; Connell, 2007; Go, 2016; Santos, 2017; Mignolo, 2011; Susen, 2022). Nonostante traggano ispirazione anche dalle prospettive e dai pensatori critici europei e occidentali, questi approcci sfidano la natura eurocentrica incorporata nei quadri sociologici. Essi sostengono una definizione decolonizzata dei concetti sociologici chiave alla luce della critica all'etnocentrismo evoluzionista. In questo contesto, l'etnocentrismo evoluzionista è frutto di un'ideologia della società moderna che collega il concetto di modernizzazione alla caratterizzazione delle società occidentali come avanzate, dinamiche e progressive, rispetto ad altre società (colonizzate) descritte come stagnanti, arretrate e sottosviluppate. Pertanto, all'interno di un quadro teorico postcoloniale, questo contributo mira ad esplorare il potenziale del concetto di colonialità del potere (Quijano, 2000) e di esclusione abissale (Santos, 2014) e a identificare i possibili campi di applicazione per analizzare le forme contemporanee di segregazione socio-spaziale. In questo senso, appare proficuo collegare il concetto di esclusione abissale con quello di marginalità avanzata (Wacquant, 2008) per ridefinire le vulnerabilità urbane e proporre una visione globale delle scienze sociali per affrontare le disuguaglianze, che rappresentano una delle sfide contemporanee più urgenti (ad esempio, Agenda 2030). Parole chiave: disuguaglianze urbane; marginalità avanzata; esclusione abissale; colonialità del potere
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1521715
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