Negli ultimi anni si è discusso e scritto molto sulla teoria della creazione di valore per gli azionisti (Shareholder value theory) e sulla necessità di adottare politiche di gestione coerenti con i principi di tale teoria (Value based management). Il pendolo della popolarità di queste idee ha raggiunto il punto più alto con la crescita dei prezzi dei mercati azionari negli ultimi anni novanta, per poi invertire la marcia e scendere rapidamente con lo scoppio della “bolla speculativa” e sotto la pressione di eventi inattesi come gli attacchi terroristici, la guerra in Iraq e l’aumento vertiginoso del prezzo del petrolio. Nella fase ascendente del pendolo tutti gli stakeholder sembravano accettare la teoria della creazione di valore (dai Governi ai sindacati), nella fase discendente si assiste alla “rivolta degli azionisti”, il management è spesso accusato di incapacità, modelli di sviluppo economico (come quelli scandinavi) basati sulla solidarietà tra stakeholder sono nuovamente indicati come obiettivi da raggiungere. Questo scritto ha lo scopo di fare il punto su questa ascesa e il successivo tramonto cercando di rispondere a due domande. 1) A distanza di quasi un decennio dall’emergere prepotente della teoria della creazione del valore, quali ragioni a sostegno e quali contro hanno avuto conferma? 2) Fino a che punto l’accettazione della teoria da parte degli stakeholder dipende dal contesto economico e dall’andamento dell’economia?

Shareholder value theory

PELLICELLI, MICHELA
2007-01-01

Abstract

Negli ultimi anni si è discusso e scritto molto sulla teoria della creazione di valore per gli azionisti (Shareholder value theory) e sulla necessità di adottare politiche di gestione coerenti con i principi di tale teoria (Value based management). Il pendolo della popolarità di queste idee ha raggiunto il punto più alto con la crescita dei prezzi dei mercati azionari negli ultimi anni novanta, per poi invertire la marcia e scendere rapidamente con lo scoppio della “bolla speculativa” e sotto la pressione di eventi inattesi come gli attacchi terroristici, la guerra in Iraq e l’aumento vertiginoso del prezzo del petrolio. Nella fase ascendente del pendolo tutti gli stakeholder sembravano accettare la teoria della creazione di valore (dai Governi ai sindacati), nella fase discendente si assiste alla “rivolta degli azionisti”, il management è spesso accusato di incapacità, modelli di sviluppo economico (come quelli scandinavi) basati sulla solidarietà tra stakeholder sono nuovamente indicati come obiettivi da raggiungere. Questo scritto ha lo scopo di fare il punto su questa ascesa e il successivo tramonto cercando di rispondere a due domande. 1) A distanza di quasi un decennio dall’emergere prepotente della teoria della creazione del valore, quali ragioni a sostegno e quali contro hanno avuto conferma? 2) Fino a che punto l’accettazione della teoria da parte degli stakeholder dipende dal contesto economico e dall’andamento dell’economia?
2007
9788814134098
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/152447
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