Il saggio ripercorre l'ultima tappa dell'articolata storia del metodo 'normale', dopo la stagione pietista, quella cameralista asburgica e quella rivoluzionaria francese. Nell'Italia della Restaurazione, 'normale' non è che sinonimo di metodo (di buon metodo), senza ulteriori specificazioni, tanto che 'normali' o 'di metodo' sono chiamate le scuole per la formazione dei maestri, su cui il Piemonte, ad es., punterà a partire dal 1840. Da qui parte il cosiddetto Movimento metodico piemontese, ispirato alla lezione di Ferrante Aporti e composto da politici e uomini di scuola come Giovanni Antonio Rayneri, Domenico Berti, Vincenzo Troya, Carlo Boncompagni, Vincenzo Gerelli e Agostino Fecia, le cui idee ispireranno la formazione degl'insegnanti nell'Italia unita.

L’approdo del metodo normale nella formazione del maestro italiano

Matteo Morandi
2025-01-01

Abstract

Il saggio ripercorre l'ultima tappa dell'articolata storia del metodo 'normale', dopo la stagione pietista, quella cameralista asburgica e quella rivoluzionaria francese. Nell'Italia della Restaurazione, 'normale' non è che sinonimo di metodo (di buon metodo), senza ulteriori specificazioni, tanto che 'normali' o 'di metodo' sono chiamate le scuole per la formazione dei maestri, su cui il Piemonte, ad es., punterà a partire dal 1840. Da qui parte il cosiddetto Movimento metodico piemontese, ispirato alla lezione di Ferrante Aporti e composto da politici e uomini di scuola come Giovanni Antonio Rayneri, Domenico Berti, Vincenzo Troya, Carlo Boncompagni, Vincenzo Gerelli e Agostino Fecia, le cui idee ispireranno la formazione degl'insegnanti nell'Italia unita.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/1527437
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