Il presente intervento analizza come i social media possano rappresentare uno spazio adatto a ospitare pratiche di autonarrazione terapeutica in relazione alla disabilità, e nello specifico all’autismo. A oggi, infatti, essi si offrono in molte occasioni come un terreno fertile per promuovere emancipazione identitaria e comunitaria. Tutto questo è ancora più vero quando si parla di autismo, che, come molte disabilità, è spesso relegato ai margini della società. In particolare, prendendo in esame la prospettiva di tre donne autistiche @Autistic_Red_fryk_hey, @Lunnylunnylunny e @La_panzer si vedrà come le peculiarità della piattaforma Instagram agevolano la narrazione del loro disturbo. Le tre creators cercano di favorire consigli e insegnamenti, sia per promuovere consapevolezza e divulgazione tra i neurotipici, sia per aiutare altre persone nello spettro a trovare nei loro profili uno spazio attraverso cui riconoscersi. Mettendo in gioco competenze e qualità differenti, le donne sfruttano Instagram come palestra per un lavoro terapeutico indirizzato tanto a se stesse quanto agli altri utenti, realizzando contenuti di alto valore etico ed estetico. I social media si configurano quindi come strumenti efficaci per sviluppare una comunicazione vantaggiosa che raggiunga un pubblico ampio ed eterogeneo, permettendo di dare voce ai diretti interessati, troppo spesso esclusi dai dibattiti ufficiali.
Autonarrazione terapeutica: i social media per la costruzione di identità e comunità autistiche
susanna bandi
2024-01-01
Abstract
Il presente intervento analizza come i social media possano rappresentare uno spazio adatto a ospitare pratiche di autonarrazione terapeutica in relazione alla disabilità, e nello specifico all’autismo. A oggi, infatti, essi si offrono in molte occasioni come un terreno fertile per promuovere emancipazione identitaria e comunitaria. Tutto questo è ancora più vero quando si parla di autismo, che, come molte disabilità, è spesso relegato ai margini della società. In particolare, prendendo in esame la prospettiva di tre donne autistiche @Autistic_Red_fryk_hey, @Lunnylunnylunny e @La_panzer si vedrà come le peculiarità della piattaforma Instagram agevolano la narrazione del loro disturbo. Le tre creators cercano di favorire consigli e insegnamenti, sia per promuovere consapevolezza e divulgazione tra i neurotipici, sia per aiutare altre persone nello spettro a trovare nei loro profili uno spazio attraverso cui riconoscersi. Mettendo in gioco competenze e qualità differenti, le donne sfruttano Instagram come palestra per un lavoro terapeutico indirizzato tanto a se stesse quanto agli altri utenti, realizzando contenuti di alto valore etico ed estetico. I social media si configurano quindi come strumenti efficaci per sviluppare una comunicazione vantaggiosa che raggiunga un pubblico ampio ed eterogeneo, permettendo di dare voce ai diretti interessati, troppo spesso esclusi dai dibattiti ufficiali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


