Il ritrovamento, nei registri della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, di una nota relativa a un lascito testamentario di Jacopino da Tradate risalente al 1433 permette di retrodatare la morte dello scultore di oltre trent'anni e di ragionare sui suoi possibili allievi di prima generazione, tra cui potrebbe annoverarsi lo scultore originario della Valle Imagna Giovanni Arrigoni.
Un ante quem per la morte di Jacopino da Tradate e uno spiraglio sulla sua bottega
Gorio G
2024-01-01
Abstract
Il ritrovamento, nei registri della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, di una nota relativa a un lascito testamentario di Jacopino da Tradate risalente al 1433 permette di retrodatare la morte dello scultore di oltre trent'anni e di ragionare sui suoi possibili allievi di prima generazione, tra cui potrebbe annoverarsi lo scultore originario della Valle Imagna Giovanni Arrigoni.File in questo prodotto:
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