Il punto d’osservazione che Giovanni Battista Montini poté offrire sull’università italiana tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso fu indubbiamente privilegiato e orientato secondo una prospettiva pastorale, ma non per questo meno attento alle vicende storico-politiche che ne contrassegnarono gli sviluppi istituzionali e le dinamiche sociali come luogo laico di ricerca, a partire dalla riforma di Giovanni Gentile e i rapporti col regime fascista. Privilegiato perché, dopo aver concluso gli studi in diritto civile e di diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana e quelli in lettere e filosofia presso l’Università statale, nel 1924 Montini divenne dapprima assistente ecclesiastico del circolo romano della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, quindi dall’anno successivo fino al 1933 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, e insieme orientato perché, nell’esercizio di questo incarico, considerò l’università come luogo decisivo dell’incontro tra cultura moderna e l’esperienza di fede. A partire dal ricco Carteggio, si intende mostrare come Giovanni Battista Montini interpretò i cambiamenti e le vicende che contrassegnarono il sistema universitario in un periodo cruciale per la storia italiana ed europea compreso tra due guerre mondiali e l’affermazione dei regimi totalitari.
L’università italiana vista e vissuta da Giovanni Battista Montini agli inizi del XIX secolo
Negruzzo Simona
2025-01-01
Abstract
Il punto d’osservazione che Giovanni Battista Montini poté offrire sull’università italiana tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso fu indubbiamente privilegiato e orientato secondo una prospettiva pastorale, ma non per questo meno attento alle vicende storico-politiche che ne contrassegnarono gli sviluppi istituzionali e le dinamiche sociali come luogo laico di ricerca, a partire dalla riforma di Giovanni Gentile e i rapporti col regime fascista. Privilegiato perché, dopo aver concluso gli studi in diritto civile e di diritto canonico presso la Pontificia Università Gregoriana e quelli in lettere e filosofia presso l’Università statale, nel 1924 Montini divenne dapprima assistente ecclesiastico del circolo romano della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, quindi dall’anno successivo fino al 1933 assistente ecclesiastico nazionale della stessa Federazione, e insieme orientato perché, nell’esercizio di questo incarico, considerò l’università come luogo decisivo dell’incontro tra cultura moderna e l’esperienza di fede. A partire dal ricco Carteggio, si intende mostrare come Giovanni Battista Montini interpretò i cambiamenti e le vicende che contrassegnarono il sistema universitario in un periodo cruciale per la storia italiana ed europea compreso tra due guerre mondiali e l’affermazione dei regimi totalitari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


