Il mottetto a voce sola caratteristico del nuovo stile musicale del Seicento intona dapprima testi per lo più compresi entro il perimetro della Scrittura e dei libri liturgici, così come era avvenuto per gran parte della produzione mottettistica cinquecentesca. Col passare dei decenni, il carattere dei testi intonati diviene sempre più soggettivo e intimista ed eguaglia infine, in un latinus grossus, le forme cantatistiche del repertorio secolare. Ciononostante, compositori ed editori continuano a indicare feste e tempi liturgici di riferimento, assicurando così la pertinenza (anche) liturgica del genere. Il saggio esamina pertanto, tramite alcune selezionate raccolte distribuite lungo il secolo, il possibile impiego liturgico del mottetto e la maniera con la quale, attraverso esso, si fa strada anche nella ritualità una sensibilità religiosa, specchio del cattolicesimo primo-moderno, entro la quale è la devozione a proiettarsi sulla liturgia anziché quest’ultima a innervare la prima.
Il mottetto a voce sola come genere liturgico. Alcune osservazioni a partire dai testi intonati
Daniele Sabaino
2025-01-01
Abstract
Il mottetto a voce sola caratteristico del nuovo stile musicale del Seicento intona dapprima testi per lo più compresi entro il perimetro della Scrittura e dei libri liturgici, così come era avvenuto per gran parte della produzione mottettistica cinquecentesca. Col passare dei decenni, il carattere dei testi intonati diviene sempre più soggettivo e intimista ed eguaglia infine, in un latinus grossus, le forme cantatistiche del repertorio secolare. Ciononostante, compositori ed editori continuano a indicare feste e tempi liturgici di riferimento, assicurando così la pertinenza (anche) liturgica del genere. Il saggio esamina pertanto, tramite alcune selezionate raccolte distribuite lungo il secolo, il possibile impiego liturgico del mottetto e la maniera con la quale, attraverso esso, si fa strada anche nella ritualità una sensibilità religiosa, specchio del cattolicesimo primo-moderno, entro la quale è la devozione a proiettarsi sulla liturgia anziché quest’ultima a innervare la prima.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


