Questo articolo si focalizza su alcune ingiustizie discorsive latenti ai danni delle donne vittime di femminicidio, così come emerse dall’analisi semantica e sintattica di corpora che raccolgono cronache italiane di violenze di genere. Dopo una breve storia dei termini fem(m)icidio e femminicidio, il contributo prosegue con una disamina delle indicazioni contenute nel Manifesto di Venezia e dei motivi della loro, almeno parziale, inefficacia. Nel prosieguo, dopo una rapida introduzione ad alcuni concetti di linguistica teorica, si passa a evidenziare come frame e costruzioni sintattiche contribuiscano a veicolare e rafforzare nelle cronache italiane una prospettiva distorta sui femminicidi. Il contributo si conclude con una sezione in cui vengono proposte alcune linee di ricerca e azione per il futuro.
Ingiustizie discorsive latenti: narrazione e percezione della violenza di genere in Italia
Zanchi, chiara
2025-01-01
Abstract
Questo articolo si focalizza su alcune ingiustizie discorsive latenti ai danni delle donne vittime di femminicidio, così come emerse dall’analisi semantica e sintattica di corpora che raccolgono cronache italiane di violenze di genere. Dopo una breve storia dei termini fem(m)icidio e femminicidio, il contributo prosegue con una disamina delle indicazioni contenute nel Manifesto di Venezia e dei motivi della loro, almeno parziale, inefficacia. Nel prosieguo, dopo una rapida introduzione ad alcuni concetti di linguistica teorica, si passa a evidenziare come frame e costruzioni sintattiche contribuiscano a veicolare e rafforzare nelle cronache italiane una prospettiva distorta sui femminicidi. Il contributo si conclude con una sezione in cui vengono proposte alcune linee di ricerca e azione per il futuro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


