Si inquadra la testa del Doriforo, rinvenuta durante un breve sondaggio nella cd. “Palestra” di Villa Adriana, fra le attestazioni di opere di Policleto nella residenza tiburtina. L’analisi dell’opera consente di ravvisare nel complesso una doppia vocazione, ginnasiale / atletica, confermando l’originaria identificazione di Pirro Ligorio in una palestra, e cultuale, considerata la presenza di statue di divinità egizie. La scelta del tipo del Doriforo, e più in generale di tipi policletei presenti nella Villa, mostra il legame speciale fra la committenza imperiale e lo scultore argivo.

La testa del Doriforo dalla “Palestra” di Villa Adriana a Tivoli

Elena Calandra
2025-01-01

Abstract

Si inquadra la testa del Doriforo, rinvenuta durante un breve sondaggio nella cd. “Palestra” di Villa Adriana, fra le attestazioni di opere di Policleto nella residenza tiburtina. L’analisi dell’opera consente di ravvisare nel complesso una doppia vocazione, ginnasiale / atletica, confermando l’originaria identificazione di Pirro Ligorio in una palestra, e cultuale, considerata la presenza di statue di divinità egizie. La scelta del tipo del Doriforo, e più in generale di tipi policletei presenti nella Villa, mostra il legame speciale fra la committenza imperiale e lo scultore argivo.
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