(testo quarta di copertina) Perché le persone hanno bisogno di raccontarsi? Percheé questo bisogno, oggi, sembra esprimersi a livelli tali da far dubitare che la nostra società sia malata di protagonismo? L’ipotesi del libro è che il bisogno crescente di raccontarsi derivi dal fatto che la narrazione è un modo per rispondere alle “sfide” dell’identità, nell’attuale società dell’incertezza. Oggi, le persone sono più libere che in passato di costruire un percorso di vita autonomo, ma sono anche più sole nella loro ricerca di senso, soggette al rischio di rimanere invisibili agli occhi degli altri. Raccontarsi è un modo per esplicitare il proprio percorso, attirare l’attenzione su di esso, stabilire una relazione, sollecitare qualche forma di riconoscimento: è un modo per essere certi di esistere, Come si racconta? La narrazione di sé implica sempre un interlocutore, si snoda su piani diversificati e prende forma grazie al gioco complesso della memoria. Il libro analizza questi aspetti, sottolineando le dinamiche comunicativo-relazionali che li caratterizzano. Che cosa si racconta e che cosa si fatica a raccontare? Nella parte finale, si presentano alcuni esempi di ricerche su tre punti nodali: l’incertezza biografica, di giovani e meno giovani; il divenire delle famiglie; l’esperienza della «normale» violenza quotidiana.

Storie di normale incertezza

RAMPAZI, MARIA RITA
2009-01-01

Abstract

(testo quarta di copertina) Perché le persone hanno bisogno di raccontarsi? Percheé questo bisogno, oggi, sembra esprimersi a livelli tali da far dubitare che la nostra società sia malata di protagonismo? L’ipotesi del libro è che il bisogno crescente di raccontarsi derivi dal fatto che la narrazione è un modo per rispondere alle “sfide” dell’identità, nell’attuale società dell’incertezza. Oggi, le persone sono più libere che in passato di costruire un percorso di vita autonomo, ma sono anche più sole nella loro ricerca di senso, soggette al rischio di rimanere invisibili agli occhi degli altri. Raccontarsi è un modo per esplicitare il proprio percorso, attirare l’attenzione su di esso, stabilire una relazione, sollecitare qualche forma di riconoscimento: è un modo per essere certi di esistere, Come si racconta? La narrazione di sé implica sempre un interlocutore, si snoda su piani diversificati e prende forma grazie al gioco complesso della memoria. Il libro analizza questi aspetti, sottolineando le dinamiche comunicativo-relazionali che li caratterizzano. Che cosa si racconta e che cosa si fatica a raccontare? Nella parte finale, si presentano alcuni esempi di ricerche su tre punti nodali: l’incertezza biografica, di giovani e meno giovani; il divenire delle famiglie; l’esperienza della «normale» violenza quotidiana.
2009
9788879164245
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