L'analisi delle materie prime ha importanza cruciale negli studi sulla provenienza dei materiali impiegati per la produzione dei manufatti archeologici, in quanto consente di definire l'approvvigionamento e gli scambi delle materie prime nell'antichità. In precedenti studi sull’ossidiana del Monte Arci, è stata presentata la caratterizzazione delle quattro fonti sarde (SA, SB1 e SB2 e SC) e si è messo in evidenza come, attraverso il contenuto degli elementi in traccia, fosse possibile distinguere e discriminare le diverse formazioni. Tali studi hanno portato a una nuova classificazione dei depositi di ossidiane del Monte Arci, che si presentano principalmente sotto tre forme: primari, sub-primari e secondari, questi ultimi talvolta distanti fino a 18 km, in linea d'aria, dagli affioramenti primari. La loro caratterizzazione è stata fatta dal punto di vista geochimico, attraverso la composizione elementare e la microsonda elettronica, al fine di correlare le differenti categorie di depositi. Nel presente lavoro si è voluto verificare se anche la Spettroscopia Mössbauer permetta di differenziare i reperti provenienti da diverse giaciture. Essa utilizza i processi d’assorbimento in risonanza della radiazione gamma emessa da alcuni nuclidi radioattivi (i più comunemente usati sono 57Fe e 119Sn). La presenza d’apprezzabili quantità di ferro nelle ossidiane consente di utilizzare come isotopo risonante il 57Fe, ricavando importanti informazioni sullo stato di valenza degli ioni del ferro (Fe2+ e Fe3+), sulla loro distribuzione tra i siti a diversa coordinazione e sul tipo e dimensioni delle particelle di ossidi di ferro presenti nell’ossidiana. I dati della composizione chimica sono stati determinati mediante analisi per attivazione neutronica strumentale. La discriminazione delle fonti è stata ottenuta utilizzando alcuni indici basati sugli elementi in tracce. I risultati delle tecniche impiegate sono presentati, confrontati e discussi.

57Fe-Mössbauer e INAA per la caratterizzazione dei depositi secondari di ossidiana del Monte Arci (Sardegna).

ODDONE, MASSIMO;
2010-01-01

Abstract

L'analisi delle materie prime ha importanza cruciale negli studi sulla provenienza dei materiali impiegati per la produzione dei manufatti archeologici, in quanto consente di definire l'approvvigionamento e gli scambi delle materie prime nell'antichità. In precedenti studi sull’ossidiana del Monte Arci, è stata presentata la caratterizzazione delle quattro fonti sarde (SA, SB1 e SB2 e SC) e si è messo in evidenza come, attraverso il contenuto degli elementi in traccia, fosse possibile distinguere e discriminare le diverse formazioni. Tali studi hanno portato a una nuova classificazione dei depositi di ossidiane del Monte Arci, che si presentano principalmente sotto tre forme: primari, sub-primari e secondari, questi ultimi talvolta distanti fino a 18 km, in linea d'aria, dagli affioramenti primari. La loro caratterizzazione è stata fatta dal punto di vista geochimico, attraverso la composizione elementare e la microsonda elettronica, al fine di correlare le differenti categorie di depositi. Nel presente lavoro si è voluto verificare se anche la Spettroscopia Mössbauer permetta di differenziare i reperti provenienti da diverse giaciture. Essa utilizza i processi d’assorbimento in risonanza della radiazione gamma emessa da alcuni nuclidi radioattivi (i più comunemente usati sono 57Fe e 119Sn). La presenza d’apprezzabili quantità di ferro nelle ossidiane consente di utilizzare come isotopo risonante il 57Fe, ricavando importanti informazioni sullo stato di valenza degli ioni del ferro (Fe2+ e Fe3+), sulla loro distribuzione tra i siti a diversa coordinazione e sul tipo e dimensioni delle particelle di ossidi di ferro presenti nell’ossidiana. I dati della composizione chimica sono stati determinati mediante analisi per attivazione neutronica strumentale. La discriminazione delle fonti è stata ottenuta utilizzando alcuni indici basati sugli elementi in tracce. I risultati delle tecniche impiegate sono presentati, confrontati e discussi.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11571/211863
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact